prefabbricazione finita
1.16 Micro Compact Home | Horden Cherry Lee Architects
Haack + Höpfner Architects |2005
Figlio della macchina per abitare lecorbusieriana per quanto riguarda la
concezione, questo progetto è esempio di creazione di uno spazio minimo in
grado di assolvere tutte le funzioni dell’abitare moderno. É pensato per un
nuovo tipo di vivere (anche qui il parallelo a Le Corbusier è immediato):
secondo gli architetti, il segno del benessere non è più la residenza, il
permanere, ma il viaggiare, muoversi, cambiare posto. Questo progetto porta
alle estreme conseguenza l’abitare temporaneo con capacità tecnica e
commerciale.
In un cubo di 2,5 m di lato sono racchiusi due letti, un tavolo estraibile con la
relativa seduta, una cucina, uno spazio in cui possono mangiare fino a cinque
persone, doccia, water, due televisori ultrapiatti, illuminazione, connessione
telefonica e internet, un armadio per i vestiti e due specchi. La struttura
principale è in legno, il rivestimento in alluminio anodizzato isolato in
polistirene, mentre le aperture sono tamponate da finestre a doppi vetri. Il
singolo modulo può essere inserito in una maglia strutturale verticale,
assemblando una struttura sull’eco dei metabolisti e di Archigram, le cui parti
possono essere rimosse per la manutenzione senza comportare il minimo
disturbo per la struttura nel complesso25.
25 Dumiak M, 2007; L anks B., 2007
1.34 MCF immersa nella natura.
1.35 Interno, con lo spazio per il tavolino e cassetti sotto il letto reclinabile.
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