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prefabbricazione parziale 1.10 Maison Tropicale | Jean Prouvé | 1949 Nel 1949 Jean Prouvé materializzò il suo interesse nella produzione industriale dell’architettura con una serie di progetti già prima della Seconda Guerra Mondiale, del quale il più riuscito è il BLSP, un’abitazione prefabbricata realizzabile in cinque ore da cinque uomini. Nel 1949 questa serie di progetti culminò nel disegno della Maison Tropicale, di cui furono costruiti tre esemplari, uno in Nigeria e due in Congo. La Maison di Prouvé non è necessariamente un’abitazione, ma uno spazio polifunzionale, creato su una maglia quadrata di un metro, in cui tutti gli elementi pesano meno di cento chili e sono lunghi meno di quattro metri, in acciaio sia per quanto riguarda la struttura che per i tamponamenti. Data la difficile situazione climatica, tropicale appunto, la leggerezza risultò ottima per evitare l’effetto negativo della massa termica durante la notte, del pari il camino naturale disegnato dall’inclinazione del tetto, che favorisce la ventilazione naturale riducendo umidità e temperatura interna, e la schermatura solare. Il tutto era opportunamente progettato per l’impacchettamento in container e la spedizione aerea. Sfortunatamente il loro aspetto era così diverso da ciò che la popolazione locale era abituata a vedere che non trovarono molta fortuna (si era pensato a una prefabbricazione di interi siti coloniali), e il costo non così conveniente fece sì che i tre prototipi non ebbero seguito15. 15  Sulze P., 2002; Robin R., 2009. 1.24 Disegno originale: sezione trasversale, maglia strutturale e pianta. 22