OSES | Page 18

prefabbricazione parziale 1.7 Baukasten | Walter Gropius, Adolf Meyer | 1923 Come citato a inizio capitolo, i semi della prefabbricazione erano già ben presenti all’interno della Bauhaus durante gli anni a Weimar. Gropius e Meyer svilupparono nel 1923 un sistema il cui nome, tradotto, suona come “blocchi edificio”, nel quale una serie di 6 volumi base prefabbricati potevano essere posizionati per produrre un’infinità di soluzioni, tanto più che la paletta di materiali includeva legno acciaio e vetro, prestandosi ad accostamenti inaspettati. Il sistema era riprodotto in scala in un plastico (vedi immagine 3.15) che aiutava il cliente a capirne il funzionamento e a operare la scelta che più rispondesse alle sue esigenze. Nonostante i diversi studi, nessuno dei progetti venne realizzato10. Tuttavia fu il punto di partenza per una serie di sperimentazioni legate ai sistemi a setti in calcestruzzo armato, partite pochi anni dopo, in seguito al trasferimento della Bauhaus a Dessau, che furono il tentativo meglio riuscito, in quel periodo, di commistione tra arte e industria. Seguirono, sempre all’interno della Bauhaus anche diversi studi su strutture prefabbricate a telaio d’acciao, mai realizzate11. Ai fini della trattazione è importante non tanto per la tecnologia impiegata, quanto come punto di partenza storico per la prefabbricazione delle abitazioni, e per la variabilità generata dal semplice accostamento volumetrico. 10  Giedion S., 1954. 11  Ibidem et Herbert G., 1984. 1.16 Schema aggregativo dei volumi. 1.17 Plastico illustrativo originale. 18