il tema esclusivamente secondo il paradigma prestazionale tipico
del processo progettuale poichè gli operatori al suo interno permangono e
dell’innovazioni dei mercati technology driven.
possono essere sfruttati anche in altri contesti, in altre forme, per scopi non
previsti dal progettista.
L’inopportunità del del modello chiuso
Quello che viene per così dire “fissato” dal concept è l’efficienza con la quale
I nuovi strumenti di disegno e modellazione, definiti comunemente parametrici,
si passa dal disegno al prodotto4, la sua funzionalità in termini di
offrono un potenziamento generale delle capacità progettuali, ma a causa di
impacchettamento, comune a tutte le situazioni di emergenza, la sin teticità
una serie di fraintendimenti e del loro utilizzo ancora in parte sperimentale
nell’uso dei materiali, la versatilità nel prestarsi a processi di prefabbricazione
(non è stata ancora selezionata una piattaforma standard dominante) vengono
tra di loro molto diversi, la semplicità di montaggio, non già le variabili fisico-
comunemente associati a un modo di progettare chiuso, unidirezionale e
tecniche quanto, a un livello più alto, quelle che determinano o meno
deterministico.
l’esistenza stessa del manufatto, specialmenti in contesti in cui le risorse
In particolare l’idea che a una serie di imput corrispondano in automatico gli
sono praticamente assenti. Prima di essere “smart” il modulo di emergenza
output validi per una serie di progetti è sì invitante, ma l’esaltazione di quello
deve esistere, o meglio, vedono la luce quei moduli che sono veramente
che è solo uno dei passaggi progettuali ha finora nascosto l’aspetto più
smart, su un livello più alto rispetto al dettaglio della progettazione.
critico della modellazione parametrica, cioè che il governo delle associazioni
Il modello deve essere aperto:
tra gli elementi è sempre in mano al progettista. La modellazione parametrica
- nella sua definizione: stabilita l’inopportunità di un percorso progettuale
non è che uno strumento moltiplicatore, in mano a buoni architetti produce
univoco valido per tutti i contesti di emergenza del mondo, il percorso
splendidi risultati, in mano a cattivi architetti produce pessimi risultati. Il cuore
progettuale deve poter essere alterato per le esigenze singolari e specifiche
di ogni modello parametrico e associativo è sempre il progetto, l’idea, il
- nei metodi produttivi del manufatto: il modulo deve poter essere realizzato
concept, la Forma attorno alla quale ruotano le forme.
con mezzi differenti, reperibili in tutto il mondo, dall’alta tecnologia degli
Mancando i requisiti di base per la formulazione di un concept (vedi paragrafo
impianti industriali fino al taglio manuale delle parti
precedente) è impossibile procedere secondo un sistema deterministico,
- nella possibilità di essere analizzato su diverse scale di dettaglio
finito input-output. Per realizzare tale sistema sarebbe necessario
Il modello studiato pertanto sfrutta le moderne possibilità della modellazione
approssimare con superficialità le condizioni di base di un progetto di
parametrica per velocizzare il passaggio dal virtuale al reale, contemplare
emergenza.
quante più tecniche di prototipazione rapida fosse possibile, integrare i saperi
Il modello open
e le posssibilità operative diffuse sul territorio. Il tutto è sempre pensato
Nonostante questo apparente “blocco” riscontrato nella definizione di un
nell’ottica del low tech (o meglio, del del livello tecnologico proporzionato al
modello parametrico, è possibile sfruttare il modello associativo in un altro
tipo di intervento), in ragione del fenomeno psicolgico della crescita delle
modo, cioè come descrizione di base, aperta, non finita, fatta per essere
aspettative di chi usufruisce di un servizio di emergenza, e della scarsità delle
rimaneggiata, completata in via sia digitale che analogica. Esso è descrizione
4 Vedi 6.3
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