Operation Flashpoint - Climate Fiction 2010 | Page 38

finii pure ferito di striscio ad un braccio. Ricaricai l’M16 ed attesi in silenzio cercando di trovare un compromesso con me stesso. Mediavo tra me e la mia coscienza e la fifa che avevo. Avevo una buona visuale sulla destra, casomai fosse arrivato qualche BMP avrei potuto ingaggiarlo con l’RPG. Ero l’unico della squadra che poteva ancora offrire un minimo di difesa alla nostra unità, nel caso di un attacco di mezzi pesanti nemici. Non era una scusa perché io avevo paura, era davvero così. D’un tratto ci furono esplosioni di bombe a mano, urla bestiali, fumo nero che salì lento e greve per aria. Guardai con il binocolo vidi morti e feriti, gridavano con urla strazianti. Pezzi di arti sparsi quà e là budella sparse in terra, gambe e mani sparse ovunque. Santa merda, speriamo che non fosse stato uno dei nostri!. Io intanto scesi piano dalla collina gattonando guardingo e restando vicino ai cespugli. Il sarge mi chiamò, eravamo rimasti solo in 3. Avevamo conquistato questa fottutissimo paesino di merda, avevamo vendicato il capitano, avevano vendicato i morti ed i feriti che avevamo dovuto abbandonare. Nonostante questo, Papabear non ci dava nessun fottuto supporto aereo, gli elicotteri da battaglia tornavano alla base, la brigata corazzata nemica era in rotta, e per di più, stava venendo dalla nostra parte. In 3, eravamo decisamente in pochi per tenere questo fottutissimo paese, dovevamo battercela ed anche di corsa. Iniziammo a correre soffermandoci tra i cespugli dell’erba alta per coprirci rispettivamente le spalle. D’un tratto dalla strada arrivò un BMP che era di patrol, appena fu a tiro lo beccai con un RPG. BUM!, un denso fumo nero salì alto, un puzzo di benzina, ferro e carne bruciata si sparse tutto attorno. Il sergente maggiore scosse la testa e mi disse che forse sarebbe stato meglio lasciar stare, quel fumo nero adesso avrebbe potuto attirare troppa attenzione. Io gli risposi che se nel BMP ci fosse stato un plotone nemico e se avesse avuto il tempo di farlo scendere, noi saremmo stati fregati. –Anche questo é vero!-commentò a mezza bocca il sarge. Corremmo lungo ad un viottolo, dandocela a gambe levate. Poi essendo l’unico con un RPG mi appostai dietro ad un cespuglio per coprire l’Evac Point. Gli altri 2 poco più lontani erano tra le siepi per ispezionare se la zona fosse pulita. Il mare era in vista, si sentivano i gabbiani ed un forte odore di mare, una brezza salmastra proveniva leggera facendo ondeggiare le canne e l’erba alta. Il sole brillava nel cielo azzurro, se non ci fosse stata la guerra avrebbe potuto tornare ad essere 38