2.Operation Flashpoing
Appena atterrati il sarge fermò il plotone dietro agli alberi, c’era un’importante
comunicazione radio. Il paesino a dire dell’intel non avrebbe dovuto avere civili, se
ce n’erano di civili non erano civili ma collaborazionisti. Le regole d’ingaggio
dicevano di sparare a tutti quelli che erano armati. Uno del plotone chiese cosa fare
qualora si fosse avvistato dei civili disarmati. Il sarge disse di sparare loro alle
gambe, così non sarebbero scappati ad avvertire il nemico. Poi aggiunse che non
voleva sentire colpi singoli ma tutti dovevano settare il loro fottuto M16 su modalità
burst e che tutti in caso di fuoco nemico avrebbero dovuto sparare dove proveniva il
fuoco. Poi aggiunse-Brutte merde!, tenete la testa bassa, se dico di stare al coperto!Il plotone si avviò al paesino, mentre l’altro plotone passò lungo il costone.
Arrivammo nei pressi di una strada. Cazzo!, era tutta zona allo scoperto, sulla mappa
il tragitto sembrava più corto, c’era un lungo tratto prima di arrivare al paesello, era
maledettamente tutto allo scoperto a parte qualche albero e cespuglio. L’adrenalina
incominciò a salirmi a mille, se c’era qualche cecchino sul campanile con un fucile
automatico avrebbe fatto una strage! Speriamo che l’intel avesse avuto ragione. Mi
buttai in terra dietro ad un cespuglio, cercando di restare in gruppo ma allo stesso
tempo abbastanza distanziato da non essere troppo vicino qualora fossero iniziati a
piovere dei colpi di mortaio.
-CONTATTO!-urlarono i 2 apripista sulla strada, che dopo aver scambiato appena un
paio di burst, caddero in terra beccati in pieno. Il sarge ordinò fuoco di copertura, ma
io nemmeno avevo capito da dove cazzo i nemici stessero sparando!.
Fischiavano le pallottole da tutte le parti, io avevo una fifa che me la feci sotto, rimasi
acquattato tra dei cespugli, poi sentii un’esplosione. Sollevai la testa dai cespugli
perché volevo capire che succedeva. Era l’altro plotone che aveva ingaggiato un
BMP nemico centrandolo in pieno. -VIA, VIA, VIA! AL PAESE!-urlò il sarge. Mi
alzai ed iniziai a zig-zagare con piccole corse brevi, buttandomi in terra dietro a dei
cespugli o degli alberi oppure cercando di sfruttare il terreno ed ogni avvallamento
per restare più al coperto possibile. Fui preso dal panico, quando mi venne in mente
che forse potevo essere capitato in un campo minato!. Lo diceva il manuale, era una
soluzione standard minare tutto attorno ad una posizione per difendere i fianchi ed
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