Ci sembra doveroso un breve cenno biografico sulla figura di questo artista contemporaneo, che tanto ha fatto e ha lasciato a Pistoia.
Marino Marini nasce a Pistoia il 27 Febbraio 1901. Nel 1917 si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, frequentando i corsi di pittura di Galileo Chini e di scultura, tenuti da Domenico Trentacoste. Nel 1919 si reca per la prima volta a Parigi, entrando in contatto con le nuove tendenze del mondo dell’arte a lui contemporanee. Una volta tornato in Italia inizia a dedicarsi alla pittura e scopre l’incisione, legandosi alla tradizione figurativa di fine Ottocento e in particolare all’opera di Medardo Rosso, tradendo anche riferimenti alla tradizione rinascimentale fiorentina. Ma già dal 1922 decide di dedicarsi alla scultura cominciando a partecipare ad una serie di esposizioni che decreteranno definitivamente la sua fama a livello internazionale. Nel 1929 decide di trasferirsi a Milano, che lui considera come la città più europea e cosmopolita d’Italia. Nei primi anni Trenta visita ancora Parigi, dove stavolta incontra i massimi artisti dell’epoca, tra i quali Picasso, De Chirico e Kandinskij. Il 1932 è l’anno che segna la sua definitiva consacrazione: espone sia a Milano che a Roma e diventa membro onorario dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il 14 dicembre 1938 sposa Mercedes Pedrazzini che da allora chiamerà Marina, quasi a sottolineare l’intenso legame d’amore che li unirà per tutta la vita.
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