Ad alcuni giovani che l’avevano provocata, Beatrice risponde con parole ferme, spiegando le sue origini analfabete e, di conseguenza, quali furono i suoi maestri:
Il dolore provato dalla poetessa si può ben leggere in queste sue parole:
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“Non vi meravigliate, o giovinetti
s’io non sapessi troppo ben cantare
in casa mia non c’è stato maestri
ne mica a scuola son ita ad imparare.
Se volete sapere dov’era la mia scuola
su per i monti all’acqua e alla gragnola.
E questo è stato il mio imparare
vado per legna e torno a zappare”
(fonte: Caterina Bellezza)