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I PRESENTAZIONE
Il settimo volume delle lettere di San Vincenzo Pallotti appare in un anno , dove la vivace discussione tra la fede religiosa e l ’ incredulità postmoderna attira sommamente l ’ interesse dei mass media . Al centro della battaglia non c ’ è più , come nei tempi passati , l ’ imo o l ’ altro aspetto della religione , ma si tratta proprio della questione se Dio esista o meno . Una rivista europea parla di una “ crociata dell ’ ateismo ”.
Osiamo pubblicare lo stesso , nell ’ ora che viviamo , un nuovo volume di lettere di un uomo dell ’ ottocento che aveva una fede sì grande da non poter comprendere cosa fosse il dubbio di fede . Per lui la fede era qualcosa di palpabile . Dobbiamo avvertire il lettore in quale clima spirituale entri , se legge le lettere di un tale credente .
Con il volume VII , le lettere di Vincenzo Pallotti pubblicate sorpasseranno il numero 1729 . Anche l ’ inizio delle sue missive non lascia nessun dubbio riguardo al contenuto religioso , cominciando con abbreviazioni in latino . Già nel 1817 , prima
dell ’ ordinazione sacerdotale , iniziò con : A . I . D . G . - D . O . S . - D . A . - M . M . 1 Più tardi aggiunse : A . D . P . A . S . A . Moltissime lettere incominciano con la frase della Ia Lettera di Giovanni ( 1,7 ): Sanguis lesu Christi emundat nos ab omni peccato . Talvolta chiama un destinatario : Amico dell ’ anima , ma di solito
1 Vd . l ’ indice delle Abbreviazioni , pp . XXVII-XXX .
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