Nel caso della cessione a terzi, l’ operazione si realizza mediante la stipula di un contratto di compravendita di azienda o di quote societarie. Se l’ imprenditore individuale vende l’ intera azienda, si applica la disciplina prevista dall’ art. 2556 del Codice Civile, che richiede la forma scritta, l’ iscrizione dell’ atto nel registro delle imprese e la pubblicità necessaria per l’ opponibilità ai terzi. Quando si tratta di società di capitali, il trasferimento avviene invece attraverso la cessione delle quote o delle azioni, da formalizzare con atto notarile per le Srl o con scrittura privata autenticata( o atto pubblico) per il trasferimento delle quote, mentre nelle Spa la cessione delle azioni può avvenire con girata o nelle forme stabilite dallo statuto e dalla legge. L’ operazione comporta obblighi specifici verso i lavoratori, disciplinati dall’ art. 2112 c. c., che tutela la continuità dei rapporti di lavoro in caso di trasferimento d’ azienda, garantendo al personale il mantenimento di tutti i diritti derivanti dal rapporto in essere, senza interruzioni o modifiche unilaterali peggiorative. Se la transizione non viene gestita con cura, il cambio di proprietà può creare instabilità tra dipendenti, clienti e fornitori.
MODALITÀ OPERATIVE Il processo di cessione richiede tempo, preparazione e una strategia ben definita. Occorre valutare attentamente il valore dell’ impresa( per esempio tramite una due diligence) e individuare potenziali acquirenti affidabili. Trovato l’ acquirente, si negoziano condizioni di vendita che salvaguardino il futuro dell’ azienda( es. tutele per dipendenti e marchio). Spesso è utile prevedere un periodo di affiancamento tra vecchio e nuovo proprietario, per facilitare il trasferimento di conoscenze e relazioni chiave.
SUBENTRO DI MANAGER INTERNI O ESTERNI: BENEFICI E CRITICITÀ Affidare l’ azienda a un manager interno all’ organizzazione o assunto dall’ esterno permette di mantenere la continuità gestionale senza cambiare proprietà. Questa soluzione offre una transizione più graduale: la cultura aziendale viene preservata e dipendenti, clienti e fornitori risentono meno del cambiamento rispetto a una vendita improvvisa. Dal punto di vista legale, ciò avviene mediante la nomina formale in assemblea o Consiglio di amministrazione, con stipula di un contratto di lavoro dirigenziale o di un contratto di amministrazione, che definisce con precisione i poteri gestionali, i limiti di responsabilità, le deleghe operative e gli obiettivi. Se si tratta di un manager esterno nominato amministratore unico o delegato, assume rilievo anche la sua iscrizione come legale rappresentante presso la Camera di Commercio, per l’ opponibilità ai terzi. Un manager esterno deve integrarsi nell’ organizzazione e rischia resistenze interne se il suo stile di leadership non è allineato ai valori aziendali. Per assicurare il successo di un subentro manageriale, occorre pianificare adeguati percorsi di affiancamento e formazione. Nel caso di successione interna, è opportuno preparare per tempo la persona scelta, affiancandola alla direzione e aumentandone gradualmente le responsabilità. Qualunque soluzione si scelga, il passaggio generazionale va pianificato per tempo e con attenzione. Una successione ben pianificata aiuta a minimizzare i rischi e a preservare la stabilità e il valore dell’ azienda. È consigliabile analizzare a fondo la situazione e gli obiettivi futuri, quindi definire un piano chiaro. Investire tempo e risorse in una pianificazione attenta del passaggio generazionale è fondamentale per assicurare il successo dell’ operazione e la continuità dell’ impresa nel lungo periodo.
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