NUOVA FINESTRA Novembre 2025 | Page 63

Il progettista
Il progettista
Lo Studio Capitanio Architetti, con sede a Bergamo, si occupa principalmente di architettura e disegno urbano alle diverse scale indagando linguaggi e metodologie alla ricerca della qualità degli spazi del vivere contemporaneo. Remo Capitanio, fondatore dello studio, si laurea presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 2003 dopo un periodo di apprendistato presso lo studio Auer + Weber + Partner a Stoccarda. La sua attenzione sin dai primi anni di attività si rivolge al tema della riqualificazione urbana e dello spazio pubblico con numerose realizzazioni all’ attivo. Nel tempo lo studio si occupa anche di interventi dove il benessere della collettività diviene tema centrale della progettazione. Partecipa a diversi concorsi di progettazione, concentrandosi sul tema della rigenerazione di spazi pubblici, ricevendo riconoscimenti e premi.
Le facciate sono composte da pannelli appositamente lavorati, che ricercano la massima resa estetica sfruttando a pieno le possibilità offerte dalla matericità del cemento allo spazio un carattere industriale ma accogliente. La scelta cromatica alterna il bianco delle superfici di finitura ai toni scuri dei pavimenti e dei serramenti, esaltando la presenza scultorea della scalinata in ferro verde, elemento distintivo del progetto. Ne risulta un edificio compatto e raffinato, capace di ricucire il dialogo con la città e di rafforzare la nuova identità del quartiere.
LE SOLUZIONI ADOTTATE PER LE FACCIATE E I SERRAMENTI Le facciate del nuovo edificio direzionale delle Trafilerie Mazzoleni si distinguono per un duplice registro: da un lato la ricerca estetica, che restituisce un’ immagine elegante e contemporanea, dall’ altro la scelta accurata delle tecniche costruttive, volte a coniugare qualità architettonica e rapidità esecutiva. L’ intero complesso è stato infatti realizzato con tecnologia a secco, una soluzione che ha reso possibile l’ impiego di sistemi prefabbricati e di materiali innovativi, riducendo drasticamente i tempi di realizzazione: l’ opera è stata completata in soli otto mesi di cantiere. Dal punto di vista compositivo, l’ edificio si presenta come un volume essenziale, nitido nelle proporzioni e privo di sporti di gronda, un vero e proprio archetipo contemporaneo della fabbrica. La linearità formale è animata da una facciata che muta costantemente sotto l’ effetto della luce naturale, producendo una trama di ombre e riflessi che conferiscono all’ involucro una sensazione dinamica, quasi in movimento. Questo gioco visivo evoca simbolicamente l’ energia produttiva e la vitalità che caratterizzano l’ intero complesso industriale. Il ritmo delle facciate è scandito in primo luogo dalla maglia strutturale in acciaio, sulla quale si innestano i pannelli prefabbricati in calcestruzzo armato bianco. Tali elementi non sono semplici chiusure, ma veri protagonisti del linguaggio architettonico: le superfici, ottenute grazie a matrici personalizzate, alternano finiture
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