NUOVA FINESTRA Maggio 2025 | Page 69

trasformare il foro finestra in un elemento strategico dell’ involucro edilizio. La sinergia tra progettista e serramentista deve iniziare fin dalle prime fasi”, spiega Zannoni. Questo approccio permette di affrontare non solo le esigenze prestazionali, ma anche le sfide operative del cantiere, di fatto riducendo il rischio di errori e ottimizzando l’ intero processo.“ Oggi non basta più garantire la tenuta agli agenti atmosferici: il nodo finestra deve rispondere a parametri complessi, dall’ isolamento termico invernale ed estivo alla correzione dei ponti termici, dalla durabilità alla resistenza al fuoco”. La risposta di Alpac a queste esigenze sono i monoblocchi termoisolanti prefabbricati e accessoriabili con sistemi VMC integrati. Si tratta di sistemi tecnologici ad alte prestazioni, replicabili, facili da installare e certificati secondo i principali protocolli di sostenibilità.“ L’ obiettivo finale non è solo fornire prodotti, ma soluzioni capaci di aggiungere valore all’ intero processo edilizio”, ribadisce il direttore commerciale. Il quadro normativo conferma questa direzione: la UNI 11673 e la più recente UNI 11818 hanno segnato una svolta epocale:“ Si è passati da una generica posa a regola d’ arte a un approccio basato su progettazione, certificazione e verifica delle prestazioni in opera dei prodotti forniti e dei materiali utilizzati”, spiega Zannoni. Anche la UNI 1612532, che definisce i requisiti per controtelai e monoblocchi segna un passo avanti. In questo ambito Alpac ha dato il proprio contributo diretto, partecipando ai tavoli di lavoro tecnici.“ Non si parla più di finestra, ma di sistema finestra”, sottolinea. Un cambio di prospettiva che impone una maggiore attenzione alla progettazione e alla qualità dell’ installazione. Dal punto di vista ambientale, l’ azienda ha integrato l’ attenzione all’ ambiente nella propria visione imprenditoriale, come evidenziato anche nel Bilancio di Sostenibilità:“ Accanto a competitività e continuità aziendale, perseguiamo uno sviluppo sostenibile che tenga conto non solo del pianeta, ma anche del benessere delle persone”. I prodotti dell’ azienda rispondono ai più severi protocolli ambientali e sono progettati per edifici ad alte prestazioni.
Facchinato Nicola, responsabile formazione tecnica Colfert
COLFERT: TRA RALLENTAMENTI E NUOVE SFIDE“ Il mercato sta rallentando. E i segnali sono ormai evidenti”. A parlare è Nicola Facchinato, responsabile della formazione tecnica di Colfert, la cui analisi parte da una constatazione amara:“ L’ Europa si muove in direzioni diverse. Speriamo che i nostri governanti rivedano le loro strategie, con misure concrete per sostenere il settore edile, un motore fondamentale per la crescita economica”. Il mercato si sta polarizzando: da una parte, le nuove costruzioni puntano su serramenti performanti ed esteticamente evoluti, di design e minimal. Dall’ altra, nel settore delle ristrutturazioni, la dinamica è più complessa:“ Nelle abitazioni private la scelta è guidata dalla qualità e dalle prestazioni, mentre nei condomini il fattore prezzo pesa molto di più”, spiega Facchinato. Un altro indicatore critico riguarda gli accessori: la pressione continua per ridurne il costo evidenzia un’ offerta che supera la domanda.“ I serramentisti, per mantenere i margini, cercano di ottenere sconti dai fornitori, mettendo a rischio la sostenibilità dell’ intera filiera”, avverte.“ Oggi l’ incidenza degli accessori sul prezzo finale degli infissi è calata rispetto al periodo pre-Covid. Esercitare una pressione eccessiva sui fornitori non è una strategia lungimirante”. C’ è poi un’ altra questione critica: la gestione della posa. Secondo Facchinato,“ Serve un approccio metodico che comprenda tutte le fasi, dal rilievo all’ installazione finale. Poche aziende possono vantare processi strutturati, la progettazione rimane un aspetto sottovalutato e, troppo spesso, le criticità vengono affrontate direttamente in cantiere, delegando al posatore la responsabilità di trovare soluzioni”. Una pratica che può sembrare efficiente, ma che nella maggior parte dei casi porta a sottovalutare aspetti essenziali come l’ analisi dei ponti termici o le temperature superficiali per evitare muffe e condense.“ Queste valutazioni non possono essere affidate alla sola esperienza dell’ installatore”, sottolinea Facchinato. Dal punto di vista normativo, i passi avanti ci sono stati. Le direttive definiscono in modo chiaro materiali, competenze, verifiche. Tuttavia, la pratica quotidiana racconta un’ altra storia.“ La presenza di molteplici attori( muratori, caposquadra, marmisti, elettricisti, ecc.) che interagiscono con l’ installazione del serramento, spesso in modo non coordinato, è causa di infiltrazioni d’ aria e acqua impreviste, attribuendo ingiustamente la responsabilità a posatori e serramentisti. Questo fenomeno vanifica il loro lavoro, generando disinteresse verso le normative, che pure sono essenziali per garantire un processo efficace”. Una proposta concreta, però, arriva:“ L’ introduzione dell’ obbligo di una verifica finale in cantiere, attraverso un Blower Door Test potrebbe responsabilizzare tutti gli attori coinvolti a prestare maggiore attenzione al corretto trattamento del foro finestra”. Cresce infine la domanda di prodotti sostenibili. E Colfert, che dal 2022 è Società Benefit, ha avviato un percorso strutturato verso la sostenibilità, integrando nella propria governance l’ impatto ambientale e sociale delle decisioni aziendali.“ Oggi, la maggior parte dei prodotti della linea Yellow Posa ha ottenuto la certificazione GEV, che attesta la bassa emissione di sostanze volatili nei materiali da costruzione,
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