NUOVA FINESTRA Luglio/Agosto 2025 | Page 49

Come anticipato nel precedente appuntamento, dopo aver esplorato la struttura portante e le aperture del serramento a battente, ci concentriamo ora sui sistemi scorrevoli, sempre più diffusi nelle soluzioni architettoniche contemporanee. Anche nel caso degli scorrevoli, abbiamo due grandi famiglie: da un lato gli scorrevoli alzanti, dall’ altro gli scorrevoli propriamente detti. Al loro interno poi abbiamo un’ ulteriore diversificazione tra quello che è uno scorrevole tradizionale con le masse tipiche a cui siamo abituati e un cosiddetto“ minimale” nel vero senso del termine o tutt’ al più con ingombri ridotti rispetto ai precedenti. Cambiano quindi, concettualmente, le geometrie dei profilati, ma la funzione del profilato stesso non cambia: ciò che è telaio per uno scorrevole alzante rimane telaio anche per uno scorrevole tradizionale o per uno scorrevole minimale; quello che è l’ anta rimane l’ anta.
TELAIO SCORREVOLE E SUE VARIANTI Nel disegno in figura 1 vediamo una sezione tipica di un serramento alzante scorrevole. A differenza dei telai battenti, qui non si parla più di semplice guscio interno ed esterno, ma di una struttura più complessa che può comprendere più di due gusci, in base alla configurazione( due ante, tre ante, monovia, ecc.). Questi gusci non sono simmetrici né intercambiabili: le caratteristiche funzionali cambiano tra lato interno ed esterno, soprattutto per accogliere i binari di scorrimento, i carrelli e gli accessori di chiusura.( Fig. 1)
TAGLIO TERMICO E PROFONDITÀ DEL TELAIO Per facilitare la gestione degli accessori che lo compongono e per ottimizzare il numero di matrici da realizzare, è possibile ottenere diverse profondità di telaio, modificando la lunghezza del taglio termico, senza dover cambiare i gusci in alluminio. Questo porta ad avere una migliore gestione del magazzino sia per il serramentista sia per il gammista e non solo per i profilati telaio.
MONTAGGIO E TIPOLOGIE DI TELAIO Per la posizione di installazione del telaio riferita alla quota pavimento, ci sono tre soluzioni principali: una tradizionale, in cui il serramento viene montato sopra il pavimento stesso, la seconda in cui tutto il telaio è“ annegato” nel serramento e la terza che rappresenta una via di mezzo in cui si sostituisce il telaio con un telaio cosiddetto ribassato, che elimina il problema dell’ ostacolo nella soglia. Vi è, poi, in realtà, una quarta possibilità da usare, però, in contesti dove il serramento non risulta direttamente esposto alle intemperie: al posto del telaio inferiore si usano delle semplici soglie, disgiunte una dall’ altra, che fungono anche da guida per i carrelli. La scelta tra le soluzioni sopra citate deve essere ben valutata sotto vari punti di vista e deve rappresentare la soluzione ottimale per l’ utente dal punto di vista prestazionale del serramento, della sua accessibilità e del gusto estetico del progettista o del privato.
SOGLIA TRADIZIONALE O RIBASSATA: ESTETICA E ACCESSIBILITÀ Proprio riguardo all’ accessibilità del serramento, ossia alla possibilità che qualunque tipologia di utente possa entrare e uscire senza problemi, si hanno tre soluzioni principali per la posa per la scelta del telaio, come già anticipato.
• Telaio tradizionale, montato sopra il pavimento
• Telaio tradizionale, annegato nel pavimento
• Telaio ribassato, che riduce l’ ingombro a terra L’ ultima soluzione in elenco rappresenta la più adatta in termini di accessibilità, ma offre prestazioni inferiori alla prima soluzione e viceversa.
COPRIFILI E FISSAGGI A FILO MURO Quando si monta un serramento a filo, non cambia il telaio, ma vengono utilizzati coprifili, specialmente sui laterali e
Fig. 1 _ Telaio per scorrevole alzante a due vie Fig 2 _ Telaio per scorrevole alzante a tre vie
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