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CONTO TERMICO 3.0
Andrea Martellucci
Il mercato dell’ efficienza energetica è in continua evoluzione, e con l’ arrivo del Conto Termico 3.0- attualmente in bozza- si apre una nuova fase che, pur al momento e in vista di diversi e separati provvedimenti in merito, non includendo direttamente il settore residenziale privato, offre comunque interessanti opportunità per le aziende che operano nella filiera del serramento. Il nuovo provvedimento, infatti, conferma il sostegno agli interventi sugli edifici della Pubblica Amministrazione e introduce la possibilità per i soggetti privati di accedere agli incentivi, che possono arrivare fino al 100 %, solo se gli interventi riguardano edifici appartenenti al settore terziario non residenziale come per esempio: scuole, RSA, ospedali, impianti multifunzione. Questo significa che il serramentista che si è strutturato per lavorare esclusivamente sul mercato della sostituzione degli infissi in ambito residenziale non potrà, almeno per ora, beneficiare direttamente del nuovo incentivo, ma organizzarsi in maniera integrata approcciando più grandi progetti di edilizia energetica. Ma per chi ha già strutturato la sua azienda con collaborazioni esterne o intende costruire un’ offerta adeguata verso clienti pubblici o privati del settore terziario, il Conto Termico 3.0 può rappresentare una leva di sviluppo importante, soprattutto in un momento in cui il mercato post-Superbonus sta ridisegnando le priorità e i modelli di business. Uno dei punti di forza di questa misura è l’ impostazione finanziaria: per i privati che accedono all’ incentivo tramite una ESCO, l’ importo viene pagato in un’ unica soluzione se non supera i 15.000 €. Le P. A. che scelgono l’ accesso all’ incentivo tramite prenotazione, possono ricevere il pagamento in più rate: un acconto all’ inizio dei lavori, una rata intermedia e il saldo finale. L’ acconto è del 40 % se l’ incentivo dura 5 anni, oppure del 50 % se dura 2 anni. Il resto viene diviso tra la rata intermedia e il saldo finale. Le P. A. che scelgono l’ ac-
cesso diretto all’ incentivo, anche tramite una ESCO o altri soggetti che finanziano l’ intervento, ricevono il pagamento in un’ unica soluzione; quindi senza ricorrere a sconti in fattura o cessioni del credito. Questo permette certamente una maggiore trasparenza e riduce i rischi di esposizione finanziaria per le imprese. Tuttavia, perché questa fluidità si traduca in benefici reali per il serramentista, è necessario adottare un approccio strutturato che includa una corretta pianificazione economico-finanziaria, una valutazione attenta dei partner e una gestione accurata dei flussi di cassa.
PIANIFICAZIONE PRIMA DI TUTTO Dal punto di vista di un credit manager, la partecipazione a interventi incentivabili con il Conto Termico 3.0 richiede un’ attenta analisi preliminare. Prima di accettare commesse o investire in promozione verso questi settori, è necessario chiedersi se l’ a- zienda è in grado di sostenere eventuali anticipazioni di spesa in attesa del rimborso da parte della ESCO o committente. Occorre inoltre comprendere bene i tempi, i requisiti tecnici e documentali, e il tipo di cliente con cui si ha a che fare: una Pubblica Amministrazione ha esigenze, regole e tempistiche diverse da quelle di un’ impresa privata. A tal fine, saranno indispensabili alleanze preventive con Istituti di Credito per garantirsi prestiti ponte, ed ESCO, soggetti capaci di fornire o gestire i fondi necessari all’ intervento in tutte le sue sfaccettature.
COSA PUÒ FARE IL SERRAMENTISTA? Il serramentista che vuole crescere in questo ambito deve dunque dotarsi non solo di prodotti ad alte prestazioni- come serramenti certificati per l’ efficienza energetica- ma anche di strumenti di gestione finanziaria e di controllo dei progetti. In molti casi potrebbe essere utile introdurre o rafforzare la funzione del
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