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partenenti alla categoria cosiddetta “ captive insurance undertaking ”
• 2029 : comunicazione sull ’ esercizio finanziario 2028 per le imprese di Paesi terzi che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di euro nell ’ UE , se hanno almeno un ’ impresa figlia o una succursale nell ’ UE che supera determinate soglie .
Le informazioni che dovranno essere incluse nella relazione sulla gestione dovranno contenere :
• una breve descrizione del modello e della strategia aziendali dell ’ impresa , che indichi : ( i ) la resilienza del modello e della strategia aziendali dell ’ impresa ai rischi connessi alle questioni di sostenibilità ; ( ii ) le opportunità per l ’ impresa connesse alle questioni di sostenibilità ; ( iii ) i piani dell ’ impresa atti a garantire che il modello e la strategia aziendali siano compatibili con la transizione verso un ’ economia sostenibile e con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 ° C in linea con l ’ accordo di Parigi ; ( iv ) il modo in cui il modello e la strategia aziendali dell ’ impresa tengono conto degli interessi dei suoi portatori di interessi e del suo impatto sulle questioni di sostenibilità ; ( v ) le modalità di attuazione della strategia dell ’ impresa per quanto riguarda le questioni di sostenibilità ;
• una descrizione degli obiettivi connessi alle questioni di sostenibilità definiti dall ’ impresa e dei progressi da essa realizzati nel conseguimento degli stessi ;
• una descrizione del ruolo degli organi di amministrazione , gestione e controllo per quanto riguarda le questioni di sostenibilità ;
• una descrizione delle politiche dell ’ impresa in relazione alle questioni di sostenibilità ;
• una descrizione ( i ) delle procedure di due diligence ( ossia , quell ’ insieme di attività necessarie per giungere a una valutazione dell ’ azienda ), applicate in relazione alle questioni di sostenibilità ; ( ii ) delle principali ripercussioni negative , effettive o potenziali , legate alla catena del valore dell ’ impresa , compresi le sue attività , i suoi prodotti e servizi , i suoi rapporti commerciali e la sua catena di fornitura ; ( iii ) di eventuali azioni intraprese per prevenire o attenuare ripercussioni negative , effettive o potenziali , o per porvi rimedio , e dei risultati di tali azioni ;
• una descrizione dei principali rischi per l ’ impresa connessi alle questioni di sostenibilità , comprese le principali dipendenze dell ’ impresa da tali questioni , e le modalità di gestione di tali rischi adottate dall ’ impresa ;
• l ’ utilizzo di indicatori pertinenti per la comunicazione delle informazioni .
Di fatto siamo di fronte a un vero e proprio cambio di paradigma e di cultura . Con l ’ approvazione di questa direttiva , la capacità di creare valore delle imprese , per il legislatore europeo non si identifica più con la mera dimensione economica , ma si spinge oltre , sancendo in modo netto che il futuro dell ’ Europa prevede un sistema integrato di principi e sistemi
di misurazione di aspetti intangibili sociali e ambientali , con nuove metriche di misurazione e modalità di valutazione che arricchiscono i criteri di misurazione economica . Tutto ciò si traduce inevitabilmente in una evoluzione del bilancio delle aziende , che integrano al loro interno principi di redazione che ne aumentano la chiarezza e la confrontabilità . Infatti , se attualmente può risultare difficile confrontare i report di sostenibilità delle imprese , poiché le informazioni divulgate variano ampiamente in una moltitudine di standard e framework di reporting , con la CSRD si stabiliscono requisiti di rendicontazione ESG standard che soddisfino le esigenze di tutte le parti interessate .
IMPRESE PIÙ RESPONSABILI Tali norme renderanno le imprese più responsabili nei confronti dei cittadini , obbligandole a pubblicare regolarmente i dati relativi al loro impatto sociale e ambientale . Ciò dovrebbe ridurre il greenwashing , rafforzare l ’ economia sociale del mercato UE e gettare le basi per standard di trasparenza sulla sostenibilità a livello mondiale . Tutti gli osservatori ritengono che la CSRD avrà effetti anche sulle aziende fornitrici delle aziende obbligate a tale normativa : anche esse saranno chiamate a evolvere nella loro capacità di rendicontare gli aspetti non finanziari . Questo sarà infatti un requisito - sempre più determinante - nella scelta dei fornitori da parte di aziende che avranno l ’ obbligo di mappare gli impatti anche sulla catena di fornitura , in quanto chiamate a valutare e rendicontare le principali ripercussioni negative , effettive o potenziali , legate alla catena del valore dell ’ impresa .
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