NUOVA FINESTRA_Febbraio 2024 | Page 97

L ’ AUTORE
L ’ Unione Europea è impegnata nel recepimento e definizione dei principi dell ’ Agenda 2030 di sviluppo sostenibile ; fissando come obiettivi per il 2030 la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra almeno del 40 %, l ’ aumento dell ’ efficienza energetica e della quota di energie rinnovabili , senza contare l ’ impegno politico a devolvere almeno il 20 % del bilancio dell ’ UE all ’ azione per il clima . Questi obiettivi ambiziosi di sostenibilità sono stati determinati grazie alla strategia conosciuta come Green Deal , che mira a rendere l ’ Europa il primo continente al mondo a diventare neutro dal punto di vista climatico entro il 2050 . L ’ impegno dell ’ Unione Europea si traduce in una serie di normative che stanno cambiando il modo con cui le imprese operano , in particolare , vanno ricordate :
• Direttiva sulla Disclosure non finanziaria ( NFRD ): in vigore dal 2017 , obbliga le grandi imprese quotate in Borsa a rendicontare le proprie prestazioni in materia di sostenibilità .
• Direttiva sulla tassonomia verde ( Taxonomy ): in vigore dal 2020 , crea un sistema di classificazione delle attività economiche che contribuiscono alla transizione verso un ’ economia sostenibile .
• Direttiva sulla Corporate Sustainability Reporting Directive ( CSRD ): in vigore dal 2023 , estende l ’ obbligo di rendicontazio-
L ’ AUTORE
Angelo Bongio
Angelo Bongio , consulente sui temi della sostenibilità e valutatore impatto certificate CEPAS . Si occupa di sviluppo sostenibile da 2005 come animatore di progetti territoriali , con particolare attenzione alle piccole e medie imprese . Ha maturato molteplici esperienze professionali all ’ interno di associazioni di categoria e di agenzie di sviluppo occupandosi di sostenibilità , innovazione digitale e sviluppo della competitività delle imprese . Collabora con la cattedra di Elementi Economia Internazionale - Università Cattolica del Sacro Cuore . È fra i soci fondatori di Assobenefit , l ’ associazione nazionale per le Società Benefit . Nel 2023 ha pubblicato “ Sistema diffuso delle PMI e delle imprese artigiane naturalmente benefit e sostenibile ”, con Paolo Manfredi in Raul Caruso , Bellavite Carlo Pellegrini , “ Società Benefit . Profili giuridici ed economico aziendali ”, EGEA Milano 2023 . ne non finanziaria alle imprese , indipendentemente dalla loro quotazione in Borsa .
UN CAMBIO DI PARADIGMA E DI CULTURA La direttiva CSRD ( Corporate Sustainability Reporting Directive ) - Direttiva Europea 2022 / 2464 è destinata a rappresentare una pietra miliare per la sostenibilità delle imprese operanti nel perimetro comunitario , stabilendo nuove regole per grandi aziende e Pmi . Si tratta di un cambio di passo importante che riguarderà , con gradualità , un numero crescente di imprese , a partire da quelle che impiegano più di 250 dipendenti . La deadline si avvicina sempre di più , infatti entro il 6 luglio 2024 , gli stati membri dell ’ Unione Europea dovranno implementare l ’ attuazione , anche se il primo step è già operativo dall ’ inizio del 2024 con primo report quindi nel 2025 , essenzialmente per le aziende quotate . La direttiva intende garantire che le aziende divulghino pubblicamente informazioni adeguate sui rischi , le opportunità e gli impatti delle loro attività sulle persone e sull ’ ambiente . In pratica , la CSRD responsabilizza le aziende per le loro azioni e politiche ESG ( Environmental , Social , Governance ). Prevede l ’ obbligo di rendicontazione , fornendo uno stimolo concreto verso la sostenibilità ambientale , sociale ed economica . La Commissione europea ha definito per la prima volta un quadro comune di rendicontazione per i dati non finanziari . L ’ UE richiederà alle imprese operanti sul suo territorio di fornire report sviluppati secondo uno specifico set di standard - gli ESRS elaborati dall ’ EFRAG - a oggi probabilmente i più evoluti e completi a livello globale . Questi report digitali e di accesso immediato , saranno soggetti alla revisione di enti indipendenti , equiparati ai bilanci finanziari . Si abbandona inoltre la definizione per “ differenza ” dei bilanci di sostenibilità , passando da “ rendiconti non finanziari ” a “ rendiconti di sostenibilità ”. Si avrà a che fare con documenti dotati di una loro dignità , in grado di rappresentare in modo completo e rigoroso il profilo ESG di un ’ organizzazione . I nuovi report dovranno garantire il più elevato livello di trasparenza verso investitori e società civile , basandosi su standard di rendicontazione robusti , limitando così la comunicazione faziosa delle performance di sostenibilità . La direttiva si applicherà in quattro fasi :
• 2025 : comunicazione sull ’ esercizio finanziario 2024 per le imprese già soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario - contenuta nella relazione sulla gestione allegata al bilancio d ’ esercizio - ai sensi della Direttiva NFRD ;
• 2026 : comunicazione sull ’ esercizio finanziario 2025 per le grandi imprese attualmente non soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario
• 2027 : comunicazione sull ’ esercizio finanziario 2026 per le PMI quotate ( a eccezione delle microimprese ), gli enti creditizi piccoli e non complessi e le società assicurative ap-
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