Notizie dalla Santa Croce - giugno 2014 Jun. 2014 | Page 6

Vita Accademica Inaugurazione dell’Anno Accademico 2013/2014 STUDIO E VITA DI ORAZIONE L a teologia, e più in generale gli studi ecclesiastici”, non possono “separarsi dalla propria vita di orazione, dal nostro rapporto personale con Dio”, “ma devono essere inseriti nella nostra personale vita di fede dalla quale ricevono, come del resto tutta la nostra attività, impulso e sostegno”. Così il Vescovo Prelato dell’Opus Dei e Gran Cancelliere dell’Università, SER. Mons. Javier Echevarría, nel suo discorso all’inaugurazione del XXIX anno accademico 2013/2014, il 7 ottobre scorso. Parlando ai nuovi studenti che giungono a Roma da tanti paesi di tutto il mondo, Mons. Echevarría ha rilevato come “l’impegno in uno studio perseverante, nascosto e silenzioso”, richiede la consapevolezza “che tutta questa vostra fatica sarà messa, in un futuro non molto lontano, al servizio pastorale delle anime e della Chiesa”. In che cosa consista la funzione consultiva del giurista nella Chiesa è stato il tema al centro della lezione magistrale pronunciata dal Rev. Prof. Eduardo Baura, Ordinario della Facoltà di Diritto Canonico. Partendo dalla consapevolezza che “sia in maniera privata sia in campo pubblico, il giurista è sovente chiamato a dare il suo parere”, “fornendo gli opportuni dati giuridici”, il professore ha definito “quale sia la competenza professionale che ci si debba attendere dal giurista”. Come consuetudine, il Gran Cancelliere ha consegnato le medaglie d’argento dell’Università al personale che vi opera da 25 anni. Sono stati insigniti il Rev. Prof. Philip Goyret, Vice Rettore, il Rev. Prof. Giuseppe TanzellaNitti, Ordinario di Teologia, la dott.ssa Francesca Vigliar, dell’ISSR all’Apollinare, il dott. Alberto Gambardella, della Biblioteca, il dott. Nicola Romano, della Segreteria Accademica e il fotografo Gianni Proietti, dell’Ufficio Comunicazione. Giornata di studio GIUSTIZIA E MISERICORDIA NEL MATRIMONIO L a giustizia e la misericordia sono due facce della stessa medaglia nel diritto matrimoniale della Chiesa, che evitano il “buonismo” e il “rigorismo” in ambito pastorale. È quanto emerso nel corso nel corso della Giornata di studio organizzata dalla Facoltà di Diritto Canonico il 22 maggio 2014 a motivo del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. Tra misericordia e diritto - ha spiegato il prof. Carlos José Errázuriz - vi è “un intreccio profondamente armonico” e “bisogna scoprire la spinta alla giustizia che è racchiusa nella vera misericordia cristiana”. Sulla stessa linea si è espresso il prof. Denis Biju-Duval, dell’Istituto Pastorale ‘Redemptor hominis’, per il quale “una misericordia che desse pretesto al rifiuto di convertirsi non sarebbe né giusta, né misericordiosa”. Secondo il prof. Eduardo Baura, una manifestazione concreta di questi aspetti consiste nel non limitarsi “all’applicazione automatica della legge generale”, ma di 6 Notizie dalla Santa Croce avere cura delle singole esigenze personali, “sempre nel rispetto dei diritti dei fedeli direttamente interessati e di quelli della comunità cristiana”. Sul tema della pastorale dei fedeli divorziati e risposati civilmente, il prof. Miguel Angel Ortiz ha ricordato che “bisogna distinguere la responsabilità morale per le scelte del passato dalla situazione odierna”. Infatti, ciò che crea incompatibilità è “l’eventuale volontà attuale di vivere in contraddizione” con il significato comunionale del matrimonio. Dal canto suo, il prof. Benedict Ndubueze Ejeh, della Facoltà San Pio X di Venezia, ha evidenziato il “carattere preventivo” della misericordia in ambito matrimoniale, spiegando l’utilità di esercitarla già nella fase di preparazione alle nozze. Tra gli altri intervenuti, il prof. Paolo Bianchi, del Tribunale Ecclesiastico Lombardo, e il prof. Nikolaus Schöch, del Tribunale della Segnatura Apostolica.