Notizie dalla Santa Croce - giugno 2014 Jun. 2014 | Page 32
Persone&Storie
UN INCONTRO
SPECIALE CON
PAPA FRANCESCO
L
unedì 12 maggio Papa Francesco si è rivolto ai
Rettori e agli alunni dei Pontifici Collegi e
Convitti di Roma in un incontro dal tono molto
amabile. Dopo la prima ora di lezione all’Università, i
seminaristi e i formatori del Sedes Sapientiae si sono
recati in Vaticano per partecipare all’udienza prevista
per mezzogiorno nell’aula Paolo VI.
In attesa dell’arrivo del Santo Padre, tutti i presenti
hanno pregato l’Ora Media dell’ufficio divino,
seguita da canti offerti dai diversi Collegi. Il Sedes
Sapientiae ha proposto il canto Cieli Nuovi e Terra
Nuova, diretto da Roderich, seminarista filippino del
secondo anno di Teologia. Subito dopo è giunto il
Papa, con il suo abituale buon umore. Dopo un breve
saluto, Francesco ha risposto a otto domande fatte da
altrettanti seminaristi e sacerdoti sui temi riguardanti il
sacerdozio, la formazione a Roma e così via. I termini
umiltà, sincerità, fedeltà, vigilanza, preghiera, servizio,
vicinanza sono risuonati numerose volte nell’Aula, così
come la custodia del cuore, l’amore per la Madonna,
l’importanza di curare le omelie per toccare i cuori,
nutrire le intelligenze e aiutare le anime, piuttosto che
addormentare i corpi! Charbel Obeid, seminarista
libanese del primo anno di Teologia, ha rivolto al Papa
una delle domande e ha potuto salutarlo personalmente
alla fine dell’incontro, che si è concluso con un “bagno
di folla” per il Papa, giacché tutti i presenti volevano
salutarlo… Momenti toccanti che sicuramente lasciano
traccia nella nostra formazione.
Vincent-Marie Vayne
TACCUINO
M
ercoledì 27 novembre
2013, dopo 25 anni di
servizio, sono andata
in pensione e mi sono trasferita
a Bari. Quali ricordi ho portato
nella mia valigia? Il ricordo di
un’attività professionale che abbraccia tante persone,
studenti di diverse età, che arriva veramente ‘alla
periferia’, che lascia traccia in tante famiglie. Tante ore di
lavoro di segreteria, davanti a un computer e alle prese
con pratiche cartacee, non mi hanno impedito di
intravedere, anche a distanza, il volto degli studenti, la
loro vita ricca ed entusiasmante. Molti di loro, persone già
mature, o giovani papà e mamme, studiano con tanto
impegno e interesse le Scienze Religiose per rendere un
servizio sempre più efficace lì dove si trovano: in famiglia,
al lavoro, nei servizi parrocchiali e sociali. Nei brevi
momenti delle ‘lezioni frontali’ ci conoscevamo e a questo
riguardo mi piace ricordare l’incontro con Lella Puglisi,
che poi ha lavorato con noi per diversi anni. La
gratitudine degli studenti per un servizio di segreteria
‘rapido ed efficace’ è stato per me sempre molto
stimolante. Tante ore di lavoro, week-end, anche durante
le festività natalizie e pasquali, condivise con le mie
colleghe: Adriana (conosciuta al mio ingresso all’ISSRA,
nel settembre 1988), Luisa, Liliana, Daniela, Gabriella e
Miriam, nostro capoufficio, sempre presente e accanto a
noi. Nel ritmo intensissimo di quei giorni abbiamo
sempre trovato il modo di ‘ritagliarci’ qualche momento
amichevole tra noi, che contribuiva a rendere il clima di
lavoro armonioso e sereno.
Arrivata a Bari ho avuto due grandi sorprese: nel mio
quartiere abita una studentessa dell’ISSRA, Maria
Pia Di Biase; è stata una grande gioia per entrambe
ritrovarci una domenica nella stessa parrocchia, dove lei
è anche catechista. E qui ho ritrovato anche la docente
di Etica dell’Istituto, la prof.ssa Teresa Rinaldi. Con lei
ci siamo riviste in un week end di marzo, in occasione
di un breve incontro di studio su temi di teologia
fondamentale, organizzato da Maria Pia, dove il relatore
era il prof. José Maria Galván che, da pochissimo, è
il Vice Direttore dell’ISSRA. È stato piacevolissimo
ritrovarci per due giorni insieme: docente, studentessa e
segretaria del nostro ISSRA. Penso che noi tre possiamo
essere veramente le nuove ‘inviate’, che collaborano
a ‘distanza’, e i ricordi di una lunga e proficua attività
s’intrecciano già con i frutti che da essa provengono…
dott. ssa Francesca Vigliar (Bari)
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