NM magazine World Settembre 2020 | Page 81

www.nmmagazineworld.com

RENZO

MAGGIORE

PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA E SPIRITUALITA': PARALLELI CENTRIPETI

Accostare programmazione neuro linguistica e spiritualità ai più parrà esercizio azzardato, quantomeno inutile.

Tant’è: alcuni sostengono che la filosofia sia disciplina futile e oziosa, altri che sia indispensabile all’umano intelletto… Wildianamente parlando è vero tutto e l’incontrario di tutto. Così, in barba agli scettici, mi propongo un paragone tra un modello a base scientifica, qual è la pnl, e il mondo spirituale, quello delle religioni, dei saggi d’oriente e d’occidente, delle sacre scritture e dei manoscritti illuminanti… Forze centripete stanno avvicinando inesorabilmente scienza e spiritualità: la pnl può contribuire a velocizzare questo inevitabile processo, esattamente come ha fatto per le sedute terapeutiche.

Se chi legge ha un’idea di cosa sia la pnl, come la maggior parte dell’umanità potrebbe al contrario conservare dubbi su cosa s’intenda con il termine spiritualità. Come rendere tangibile un concetto astratto, come dare concretezza ad un “soffio” (spiritus)? La spiritualità ci porta in una dimensione senza tempo né spazio che la nostra mente non può concepire, né concettualizzare, ma soltanto intuire.

Ci porta a ragionare sulla causa prima e sulla fine di ogni cosa, sulla vita e sulla morte. Purtroppo ragionare non basta per ottenere risposte soddisfacenti nel campo della spiritualità: occorre per forza di cose avere fede.

Per facilitarci il critico compito della comprensione attraverso la fede, deleghiamo a un Dio l’ingrato incarico di occuparsene al posto nostro… così crediamo d’aver risolto il problema perché ci basta ascoltare la Sua parola per comprendere. E no! Troppo facile! La spiritualità è cosa strettamente personale e non vi sono regole nella dimensione del soffio, se non quella del “Io so.” Ed ecco il primo parallelo con la pnl.

81