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territorio
sulle tante, troppe persone che ancora adesso sono vittime
della guerra.
L’Associazione culturale “Il Sommolago” ha edito il volume
“Pietra, acqua e arte, le cave di pietra statuaria nel Bosco Ca-
proni ad Arco”, curato da chi scrive questo articolo. Il libro è
ricco di informazioni storiche che hanno portato alla cono-
scenza dell’utilizzo delle cave nel corso dei secoli. Da questo
volume sono state poi ricavate le notizie essenziali che hanno
costituito il contenuto di un quaderno d’archivio, edito dal
Comune di Arco – Assessorato alla cultura. “Il Sommolago”
ha poi curato l’allestimento, in un piano della “casetta”, di
pannelli che illustrano i dati salienti della vita di Gianni Ca-
proni, del bene che lui ha fatto per Arco, e le peculiarità sto-
riche, artistiche, geologiche, botaniche e etnografiche del
Bosco Caproni.
A cura del Parco fluviale Sarca sono stati collocati, lungo il
percorso di visita, nei vari punti di interesse botanico, geolo-
gico, geografico e storico, alcuni pannelli illustrativi, con testi
ed immagini. Queste installazioni permettono al visitatore
di acquisire maggiori conoscenze in merito al luogo in cui si
trova a passare. Un’ultima iniziativa va segnalata: la realizza-
zione di un filmato a cura di Mauro Zattera con interviste a
persone che conoscono bene il Bosco Caproni e con le riprese
effettuate mentre veniva caricato un “broz”, il sistema antico
con cui portare a valle la legna tagliata sui monti circostanti.
Promotori di questa iniziativa sono stati l’Associazione “Oltre
il Sarca” e la SAT di Arco, con l’apporto degli scout arcensi.
È prassi ormai consolidata che le classi Quinte della Scuola
Primaria dell’Istituto Comprensivo di Arco passino in prima-
vera una giornata al Bosco Caproni, ascoltando brevi inter-
venti di vari esperti, cantando insieme al Coro Castel e viven-
do una giornata in amicizia con tanti coetanei.
Il Bosco Caproni è sempre più meta di escursionisti, di turisti,
di gruppi organizzati. Per dare ad essi maggiori informazioni
si è deciso di aprire la “casetta” con la sala museo, tutte le
ultime domeniche del mese; a partire dal primo pomeriggio
vengono organizzate visite guidate. Saranno presenti esperti
per fornire ulteriori informazioni durante l’itinerario di visita;
queste aperture avvengono grazie alla disponibilità di volon-
tari della SAT, dell’Associazione “Oltre il Sarca”, del Gruppo
Alpini di Arco e de “Il Sommolago”.
Come ben si può desumere da quando descritto sopra, il Bo-
sco Caproni rappresenta un unicum nell’ambiente altogarde-
sano; un’offerta culturale che va protetta, incentivata e pie-
namente valorizzata. Si sta, ad esempio, decidendo cosa fare
della casa padronale che ora è ridotta quasi allo stato di ru-
dere; importante sarà anche la realizzazione di servizi igienici.
Ma il Bosco Caproni è stato ed è un’occasione di fattiva col-
laborazione fra persone che non hanno atteso (com’è pratica
sempre più ricorrente) che l’Ente pubblico assolvesse ai loro
desiderata, ma si sono rimboccate le maniche ed, ognuno
con le proprie competenze e le proprie risorse, hanno fatto sì
che questo luogo incantato venisse conosciuto e goduto da
tante persone. L’Amministrazione comunale di Arco ha ben
volentieri sostenuto anche economicamente le varie iniziati-
ve, nella consapevolezza che il Bosco Caproni rappresenterà
anche in futuro una “carta vincente” nelle scelte ambientali,
un’incredibile opportunità di crescita culturale da offrire a re-
sidenti, visitatori e turisti.
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