My first Publication Dialogo_1-2019 definitivo | Page 10

banca garantito dagli oratori nelle comunità, e quello di stima e incoraggiamento da parte di quel mondo degli adulti che sa riconoscere il valore di una nuova generazione in cammino. La scena è quindi presa dai ragazzi. Preceduti dalla proiezio- ne della clip di presentazione del progetto per la loro zona pastorale, i vari gruppi si avvicendano sul palco per racco- gliere l’applauso della platea e delle autorità: sono presenti sindaci e presidenti delle comunità di valle, ma anche tan- tissimi amici, parenti e gran parte dei dipendenti della cassa rurale. A ciascun gruppo il Presidente consegna l’assegno con il contributo per la realizzazione del progetto. Quando il Vicario generale don Marco Saiani sale sul palco per un saluto conclusivo, è ormai quasi tempo di invitare il fiume di giovani a scendere al Palavela per gustare il rinfre- sco a loro dedicato. Si è conclusa quindi con grande entusiasmo e soddisfazione da parte di tutti un’iniziativa particolarmente riuscita. Riuscita a fare tante cose assieme, molte già accennate, al- cune che vale la pena sottolineare ancora. Intanto, è riuscita a rendere concreta e sotto gli occhi di tutti una sfida che occorre avere il coraggio di sostenere: la sfida generaziona- le, che è sfida educativa tout court. Invece che associarsi al coro unico dei massimalisti del declino, del pessimismo e dell’inaffidabilità dei giovani, l’iniziativa ha dimostrato che c’è una realtà positiva che avanza, si muove, desidera co- struire: occorre solo volerla vedere e cominciare a stimarla. Evitando paternalismi fuori luogo, ma incentivando l’uso 10 costruttivo della libertà. Esercitando il ruolo del mondo adulto con quella discrezione che è una forma particolare di presenza: disponibilità senza pretesa e senza domanda, apertura al nuovo che si apre sulla tradizione. E poi è riuscita a dare un’immagine di istituto di credito che dimostra di avere ben chiaro che nelle poste dei bilanci non figura il ca- pitale umano in quanto tale, ma che come agente di svilup- po chiave del territorio ha la vocazione di patrimonializzare ciò che di più prezioso lo abita: le persone che lo vogliono vivere secondo un’idea di protagonismo positivo, di condi- visione e comunitarismo. E, se ci si fa ben caso, sembra di sentire un certo don Guetti…