My first Magazine Animazione Sociale | Page 97

• L’ ipotesi del sostegno a percorsi lavorativi per personale svantaggiato è forse quella che si conferma come la più solida per motivare l’ intervento delle amministrazioni locali, soprattutto degli assessorati che si occupano di solidarietà sociale. Per queste ragioni, andrebbero individuati strumenti per valutarne l’ efficacia ogni volta che se ne progetta uno.
• Emerge l’ ipotesi del centro di riuso come luogo di socialità, aggregazione e punto di riferimento per altri soggetti dell’ economia sociale e non solo. Detto così è vago, ma gli esempi mostrati ci consentono di andare maggiormente nel dettaglio.
La cooperativa Insieme ospita quotidianamente, nei suoi uffici, gratuitamente, riunioni di gruppi, associazioni e iniziative pubbliche promosse in partnership con altri soggetti. La stessa cooperativa ospita una caffetteria e promuove eventi, anche estivi, nell’ ambito di altre iniziative.
La cooperativa Mattaranetta è un punto di riferimento in Verona, tanto che le sue attività di svuotamento di appartamenti e cantine prosperano, benché i prezzi di una cooperativa sociale non siano concorrenziali rispetto alla miriade di soggetti informali che agiscono sullo stesso mercato. In questo contesto ha un ruolo rilevante la reputazione, come riconosce anche la cooperativa Piazza Grande di Bologna.
La cooperativa Triciclo, a Torino, è un punto di riferimento per la ricostruzione e commercializzazione di biciclette utilizzando parti provenienti da altre bici che altrimenti verrebbero smaltite. Tale attività consente alla cooperativa di essere un punto di riferimento per chi vuole acquistare senza il rischio di partecipare, magari involontariamente, al mercato di bici rubate, frequente nelle grandi città. È inoltre un fornitore di mobili, elettrodomestici, suppellettili e casalinghi in alcune esperienze di housing sociale a Torino.
Il riuso non serve solo a ridurre i rifiuti, ma a creare lavoro per le persone svantaggiate e occasioni di socialità urbana.
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Le condizioni affinché possano svilupparsi
Tutto quello che abbiamo messo in evidenza ci consente di affermare che i centri di riuso possono diventare un soggetto rilevante delle nostre città se si verificano alcune condizioni:
• che la loro progettazione avvenga alla luce della molteplicità degli obiettivi che si propongono e di una vision meno ristretta di quella in cui sono stati costretti negli ultimi anni;
• che siano considerati organismi complessi, capaci di generare lavoro per persone svantaggiate, di generare e far vivere una filiera, quella del riuso e della riparazione, che vive in un mercato affollato da tanti
6 | In provincia di Vicenza si producono ogni anno circa 350.000 tonnellate di rifiuti. L’ 1 % corrisponde a 3.500 tonnellate di recuperabile; il 2 % a 7.000.