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Gruppo 2: centratura sul compito e lentezza
• Spontaneità ed espansività dei partecipanti. •« Spirito di corpo » che coinvolge rapidamente il monitore.
• Suddivisione del lavoro, collaborazione, aiuto reciproco.
• Affiatamento, auto-soddisfazione collettiva.
• Valorizzazione del compito.
• Nessuna aggressività a priori verso l’ intruso.
• Autodifesa collettiva.
• Minore rapidità del gruppo 1.
Gruppo 3: due possibili reazioni
Sono possibili due reazioni che dipendono dalla composizione del gruppo e dal grado di interconoscenza.
Reazione di auto-organizzazione riuscita:
• Comparsa di un leader-sostituto( competente in materia).
• Cooperazione senza eccitazione né entusiasmo diretti, ma come sfida al monitore.
• Valorizzazione del lavoro del gruppo.
• Svalorizzazione del compito in se stesso.
• Aggressività e auto-difesa collettiva verso l’ intruso. Incapacità di auto-organizzazione
• Discussioni e dispute tra i membri.
• Svalorizzazione del compito con tendenza all’ abbandono.
• Lavoro solitario di qualcuno.
• Indifferenza verso l’ intruso o autodifesa.
Le spiegazioni della diversità di reazioni Nel gruppo 1 la situazione creata induce a una dipendenza dal monitore, che solo conosce l’ obiettivo da raggiungere( e dunque solo appoggio possibile del gruppo nell’ inevitabile competizione tra i gruppi), e sorge una sorta di timore del suo giudizio individuale, timore moltiplicato dalla presenza dei testimoni( gli altri, gli osservatori). La tensione e le reazioni normali sono bloccate e inibite nei confronti del monitore; esse si trasformano in scariche aggressive contro gli altri e in scontento che svalorizza il lavoro.
Nel gruppo 2, la competizione riguarda il gruppo intero contro gli altri due, e in questa sfida il monitore è visto come il direttore, il trascinatore del gruppo. La creatività di ciascuno viene destata e il gruppo intero agisce come stimolo. Ne deriva la cooperazione attiva, l’ aiuto reciproco, la solidarietà con il monitore, ma anche la difficoltà di stabilire una disciplina( per questo il tempo di realizzazione è maggiore).
Nel gruppo 3, l’ indifferenza del monitore è vissuta come un abbandono( o un tradimento) da parte sua. L’ amarezza collettiva è tanto maggiore in quanto essi percepiscono la competizione tra i gruppi come una situazione di probabile sconfitta per essi. Il compito inconsueto aumenta lo smarrimento. È per questo motivo, per opposizione al monitore, per amarezza e per timore di non riuscire, che i membri si attaccano l’ un l’ altro e hanno tendenza o ad abbandonare l’ impresa o a tentare individualmente di svolgere il lavoro per sfida o per dispetto. Tuttavia, se emerge un leader spontaneo( competente in materia), il gruppo è capace di auto-organizzarsi, per il desiderio sordo di dimostrare al monitore che non si ha bisogno di lui.
La presenza nel gruppo di obiettivi segreti In una seconda ipotesi, i partecipanti sono informati degli
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