My first Magazine Animazione Sociale | Page 57

dinamica, le medesime descrizioni. Avendo osservato gli stessi fenomeni, li avrebbe formulati con gli stessi concetti e vi avrebbe intravisto l’ applicazione delle medesime leggi della dinamica dei gruppi.
Nella fabbrica in subbuglio, il nostro osservatore avrebbe descritto l’ effervescenza collettiva come fenomeno di questo gruppo, ne avrebbe cercato le condizioni e gli effetti sempre restando sul piano di questi fenomeni, ne avrebbe notato le vie di propagazione, gli ostacoli sui comportamenti, così come le reazioni collettive createsi per l’ entrata in scena del capo. Ne avrebbe ricavato una conoscenza sulla struttura informale permanente di questa fabbrica.
Notate che, intuitivamente, accade quotidianamente, quando si dà un giudizio su un gruppo, di abbozzare i contorni dei maggiori fenomeni psico-sociologici.
Riferendovi a una industria che conoscete bene, dite: « Il tal servizio ha come capo il signor X, ma in effetti colui che detiene l’ autorità reale è il signor Y, di grado immediatamente inferiore; egli gode della fiducia totale dei suoi subordinati ed esercita un’ influenza diretta sul padrone scavalcando il signor X. Per questo motivo il signor X cerca di nuocere ai subordinati del signor Y, che sono anche i suoi, cosa che non può fare senza aumentare la coesione interna del sottogruppo Y attorno al suo capo, il solo capace di difenderlo e di aumentare l’ impopolarità del signor X nel servizio ». Con queste riflessioni voi fate della dinamica dei gruppi.
L’ esigenza di decentramento e oggettività
Cogliere la dinamica dei gruppi esige decentramento e oggettività da parte dell’ osservatore. Gli imperativi sono qui evidentemente quelli di ogni osservatore psicologo, sociologo, animatore. Le regole principali sono le seguenti.
Non lasciarsi afferrare o affascinare dal significato immediato del contenuto | Il sopravvento del significato immediato rischia di impedire la percezione del significato psico-sociologico. Se ci si interessa alle idee in una discussione su una questione precisa, si perdono di vista i significati degli atteggiamenti e « ciò che avviene » al livello della dinamica del gruppo. Se qualcuno durante una discussione, quando più tesi cozzano tra loro, domanda all’ osservatore ciò che ne pensa, costui può restare condizionato dal senso immediato e dare un parere personale. Dimenticherà di rendersi conto( e forse di osservare) che questo appello all’ osservatore significa qualcosa dal punto di vista della dinamica del gruppo( si vuole implicarlo nella discussione? lo si vuole assumere come arbitro? uno dei sottogruppi vuol farne un alleato?), e che la sua risposta avrà un effetto al livello della dinamica, qualunque essa sia.
Non essere implicato personalmente | Occorre non farsi implicare, altrimenti si verrebbe aspirati dal contenuto e dalla vita socio-affettiva del gruppo. Prendere posizione in un conflitto tra vari servizi o in una guerra tra sottogruppi o clan, lasciarsi afferrare dall’ antipatia per la tal persona, essere esasperati per il modo di agire di un gruppo sono ostacoli insormontabili alla percezione e alla comprensione della dinamica di un gruppo.
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