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uando nel 1501 Amerigo
Vespucci, primo europeo
riconosciuto, lo attraversò,
pare non si sia immediata-
mente reso conto di essere
entrato in un estuario. Giunto
sulle coste di un continente che
avrebbe portato il suo nome
entrò con le sue navi in quello
che oggi è noto a tutti come il
più largo fiume del mondo, il
Rio de La Plata, nome sigillato
in un capitolo a firma Carlo V.
Lì, quando i britannici
sbarcano, sia nel porto del
nord (Montevideo) che in
quello a sud (Buenos Aires),
iniziano a presentare ai
locali il “football”, che
presto assume anche la
grafia castigliana. Attorno
a questo nuovo gioco si
discute, si palpita, si gioisce.
Insieme. Diventa uno, lo sport
popolare, tanto che accom-
pagna e occupa quotidiana-
mente le vite degli abitanti di
questo nuovo mondo.
Diventa religione, coi propri
culti e i propri Dei, grazie anche
un giornale, El Gráfico, nato
proprio attorno al Rio de La
Plata: dal 1919 ha sempre rac-
contato il nostro sport. Questo
sarà il primo Mondiale senza
quel periodico a cui gli amanti
del Gioco devono tanto.
MF MAGAZINE