Metato 69 bozza 20 agosto | Page 29

un certo Domenico Manni, al Collegio gesuita a visitare il missionario, è molto interessante. Ci informa che Desideri alloggiava presso il Collegio gesuita, che aveva una gran barba nera, che era richiesto da tutti i notabili della città e che aveva un libro, «dove è descritto tutto il suo viaggio», al momento in possesso del fratello Giuseppe. La descrizione, pur sgrammaticata, trasmette vivacemente lo stupore di chi riceve notizie di mondi lontani ed esotici dove «vi sono elefanti e tigre e paesi freddissimi», e dove «piglia moglie il maggiore e tutti se ne servono come il marito»; il diarista inoltre ci presenta un missionario ancora energico e fiducioso: «spera coll’andare a Roma di presentarsi ai piedi di Sua Santità». Durante la sosta nella sua città Desideri continuò a lavorare alla Relazione e sicuramente redasse quel «Breve e succinto ragguaglio del viaggio all’Indie orientali» che conclude così: la sera de’ 4 del presente mese di Novembre, grazie a Dio, felicemente e con buona salute arrivai qui a Pistoia, 15 anni e 25 giorni doppo che per l’ultima volta c’ero passato nella mia partenza per andare all’Indie (MITN VII, p. 471). Epilogo Finalmente il 23 gennaio 1728 Desideri tornò «prosperamente a Roma quindici anni e quattro mesi dopo [esservi] partito per andare alle missioni delle Indie Orientali». Si concluse l’estenuante viaggio e in pratica anche la vita del nostro eroe. L’ordine dei gesuiti era in disgrazia e sotto accusa e quattro decenni più tardi fu addirittura sciolto e i suoi esponenti arrestati. Desideri completò e perfezionò il suo resoconto di viaggio, trascrivendolo in bella copia per la stampa, con tanto di avvertenza ‘Al lettore’. Questa trascrizione si fermò a metà, in quanto non solo era esclusa qualsiasi possibilità di ritorno in Tibet, ma gli fu rigorosamente vietato di pubblicare qualsiasi cosa intorno alla sua missione. Dal diario di un suo anonimo confratello della Casa Professa dei gesuiti, apprendiamo che giovedì 9 aprile 1733, «la mattina si die’ il viatico al P. Desiderj» e che lunedì 13 aprile «ad ore 13 ed un quarto morì il P. Desiderj»; il “Diario del Sagrestano” della Chiesa del Gesù, ci informa che fu tumulato