Metato 69 bozza 20 agosto | Page 26

gnazio, edificata a partire dal 1647, quando, il 13 agosto, il vescovo Alessandro Caccia ne pose la prima pietra, e consacrata il 20 ottobre 1685 dal vescovo Gherardo Gherardi. La chiesa di Sant’Ignazio era annessa al Collegio gesuita, avviato nel 1635 nella canonica della pieve di Sant’Andrea prima di avere la sede propria, la cui costruzione era iniziata nel 1641. Un piccolo frammento di storia si rende necessario per poter designare col giusto nome la chiesa che da tutti i cittadini è nota come chiesa dello Spirito Santo. Con lo scioglimento dell’ordine dei gesuiti, avvenuto con il ‘Breve’ emanato da Papa Clemente XIX il 21 luglio 1773, la Congregazione dei Preti dello Spirito Santo, si installò nell’ex Collegio e nella chiesa, e nel 1777 il vescovo Giuseppe Ippoliti istituì la parrocchia dello Spirito Santo, riunendovi alcune parrocchie limitrofe. Nel 1783 anche la Congregazione dei Preti dello Spirito Santo fu sciolta, ma la chiesa fu sempre conosciuta come dello Spirito Santo, anche se l’intitolazione a Sant’Ignazio non fu mai formalmente revocata, rimanendo attualmente valida, mentre Spirito Santo individua correttamente la parrocchia e la piazza. La chiesa di Sant’Ignazio fu progettata ed inizialmente realizzata sotto la direzione del padre gesuita Tommaso Ramignani (1596-1657), il quale adottò in Toscana lo stile barocco gesuita che trovava il modello nella Chiesa del Gesù e in altre chiese romane. Con il suo aspetto ‘vago’ e ‘maestoso’, come fu definito all’epoca, destò grande interesse e fu meta di molti visitatori, attratti dalla novità che rappresentava in una città caratterizzata da un impianto medievale nel quale spiccano chiese e palazzi di raffinata e sobria bellezza, con autentici tesori dello stile romanico (unica eccezione cinquecentesca la chiesa della Madonna dell’Umiltà). Ippolito fece sua la professione religiosa pronunciando i tre voti di povertà, castità e obbedienza il 28 aprile 1702 Nella chiesa si trovano l’altare di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) e importanti dipinti (olio su tela) di Ludovico Gimignani (1643-1697), Andrea Pozzo (1642-1709) e Pietro Berrettini, noto come Pietro da Cortona (1596-1669). Se le tele di Andrea Pozzo, dedicate a san Francesco Saverio, sono posteriori alla partenza da Pistoia del giovane Ippolito, molto familiari dovevano essergli invece quelle del Gimignani (1664-65) e quella di Pietro da Cortona, ‘Apparizione di Cristo a Sant’Ignazio’ (1668). Decisamente singolare è il prezioso organo di stile fiammin- go, costruito dal gesuita belga Willem Hermanns fra il 1663 e il 1664, sempre per interessamento dell’allora cardinale Giulio Rospigliosi. Questo organo è ammirato per le sue caratteristiche musicali, ma la sua perfezione è accentuata dagli aspetti formali dell’insieme dell’impianto e de i dettagli. Straordinario è l’effetto su tre livelli verticali e di movimento, dove la statica e classica compostezza delle erme femminili si rapporta alla vitale vivacità dei puttini reggiscudo, per ricomporsi e dissolversi nella sommità. I risultati scolastici di Ippolito furono sicuramente brillanti, testimonianza delle sue notevoli doti è fornita dal fatto che nella primavera del 1700 Ippolito si mette in viaggio per Roma, accompagnato dal rettore del Collegium Pistoriense, Gio. Battista Nembrini, per entrare, il 27 aprile, nella Compagnia di Gesù in Sant’Andrea in Quirinale, allora sede del noviziato. Conclusa la prima fase degli studi come novizio, Ippolito fece la sua professione religiosa pronunciando i tre voti solenni di povertà, castità e obbedienza, il 28 aprile 1702 in San Vitale, la chiesa del noviziato. Si trasferì quindi al prestigioso Collegio Romano, presso la chiesa di Sant’Ignazio. Completata la formazione filosofica, alla fine della quale (1706) insegnò catechismo nella chiesa di S. Ignazio, svolse, dal 1706 al 1710, secondo tradizione, attività di ‘maestro’, come Tricomi FARMACIA Dott. COCCHI veterinaria - prodotti omeopatici Via Panciatichi 9 - Via Cavour 47 - Via Crispi 3 26 • Il Metato V. Dalmazia 451 - 51100 Pistoia (PT) tel: 0573 401040