Manuali - I Quaderni della consapevolezza volume 1 | Page 14
Come vi ricorderete, i Quanta compiono quell'incredibile "salto" nel momento in cui sono
abbastanza carichi.
Magari l'avrete osservato anche voi, ma a essere
meticolosamente diligenti, seppur abbastanza
necessario per mantenere la propria vita in ordine, non porta però ad aumentare la propria carica energetica in modo considerevole. Ci vuole
dunque un qualcosa in più.
Gli americani hanno un bel detto che afferma
"nothing succeeds like success" - ovvero "niente ha più successo del successo", infatti il successo apporta una carica d'energia che permette
di surfare sulle onde, anche quelle più gigantesche! Ma come si fa a ottenere dei successi quando la nostra carica energetica non è abbastanza
intensa? Perché, per avere successo, si deve essere carichi! Si può allora cominciare, affrontando
le nostre zone di comfort. Tutti noi abbiamo
determinati atteggiamenti che, seppur non
riprorevoli, sono però degli atteggiamenti di
ripiego.
Ovvero, mettiamo il caso che ci piacerebbe
avere più amici, riuscire a frequentare più gente
ma, magari, una specie di timore, titubanza,
pigrizia, ci fa ripiegare su noi stessi, così ci diciamo che noi, in effetti, siamo degli introversi, che
non riusciamo a socializzare e ci nascondiamo
quindi dietro ai nostri limiti, accettandoli e rifugiandoci in essi.
O, ancora, mettiamo che ci piacerebbe essere
più sportivi, sentiamo la piacevole sensazione
che ci darebbe l'uscire, magari per andare a jogging, l'aria fresca che ci apre i polmoni, il corpo
che riscopre la gioia di muoversi…
Anche solo se riuscissimo ad andarci al sabato e
alla domenica mattina, già ci sentiremmo gratificati. Tuttavia, una specie di pudore, malavoglia,
pigrizia… ci rende restii e così, ancora una volta,
ci ripieghiamo su noi stessi e ci diciamo che noi,
in fondo, abbiamo un carattere poco attivo, è
sempre stato così per cui, tanto vale accettarlo!
In questo modo noi ci rifugiamo nei nostri limiti, come se fossero una nicchietta calda che ci
protegge, mentre invece, se ben ci pensiamo, è
come ostinarsi a stare nel nido caldo, senza decidersi a lasciarlo per osare quindi volare.
Così, a furia di starsene lì dentro, ben rifugiati e
nascosti, ci atrofizziamo.
Superare e vincere le proprie zone d'ombra,
quelle che ci danno un falso comfort, che ci
impedisce di sfidarci... ebbene, questo è il successo che abbiamo più a portata di mano. Questi
sono i successi che possiamo iniziare a sviluppare: spronarci a uscire dalla nicchia ed essere vincitori su noi stessi, su quei limiti che non danno
fastidio a nessuno, ma che ci rendono dei perdenti verso di noi.
Allora, ricaricandoci con i nostri successi su noi
stessi, riusciremo ad accumulare energia in più,
quell'energia necessaria a fare il salto, il salto di
qualità che ci porterà a un livello più alto.
Cominciate a fare una lista dei vostri lati
ombra…
A L TIMONE DELLA PROPRIA ESISTENZA
Cos'è la mia vita? Questa domanda e simili mi sono
dovuta porre a un certo punto della mia esistenza.
Un vero e proprio disastro, non mi sentivo felice, non
ero realizzata, pasticciavo con le situazioni e con le
persone - che ovviamente a loro volta pasticciavano
con me.
Che senso ha vivere se la vita diventa un nodo intricato di situazioni insulse, vuote e anche penose?
Dov'è l'amore, dov'è la gioia? Dov'è la vita?
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Così, sprofondando nell'amarezza e nella disillusione,
a un certo punto ho incontrato un personaggio che, al
momento, mi sembrò un vero e proprio Maestro di
saggezza. Le sue parole mi toccavano particolarmente e, vicino a lui, mi sentivo a posto con me stessa e
con il mondo.
Digiuna come ero di tutti questi concetti, questa relazione mi ha permesso di scoprire parti di me che avevo
nascoste a me stessa, per poter così accettare situazioni esterne negative che, però io consideravo impossibile cambiare. In effetti non era loro che dovevo cambiare, ma piuttosto dovevo imparare a dare più spazio e fiducia all HZYH\