Manuali - I Quaderni della consapevolezza volume 1 | Page 12
COSTRUIRSI IL FUTURO
Vorrei dare a tutti voi una frase di un mio maestro,
ma non per questo desidero però fare del proselitismo.
Solo che sono convinto che lo sforzo e la disciplina
facciano miracoli. Io sono buddista ed è solo grazie a
questo pensiero che sono riuscito a costruirmi una
vita migliore, passo dopo passo. Forse il mio non è
stato un "salto" quantico, ma un "sentiero" quantico.
Ecco ora la frase, spero sia di aiuto e supporto anche
ad altri. Per me è stata come una specie di faro nella
notte tempestosa, se mi scoraggiavo e temevo di non
farcela, me la ripetevo e riprendevo la mia lotta.
Quindi possiamo affermare che la materia si
manifesta, nel momento in cui, per così dire,
siamo totalmente "intrisi" di una determinata
convinzione, e abbiamo anche la giusta quantità
di carica energetica per potere emanarla.
A questo proposito vi propongo una storia.
"Richard Willhelm, il primo traduttore occidentale dell'I Ching (l'antichissimo libro di divinazione cinese), raccontò un giorno, all'amico Carl
G. Jung, dell'uomo della pioggia.
" Realizza ciò che hai deciso di realizzare, se non ti
basta un mese, fallo in due o in tre.
Quando fallisci cambia il veleno in medicina e comincia a combattere di nuovo per il tuo obiettivo.
Questa determinazione rafforzerà le basi della tua
vita. (...)
La grandezza di una persona si vede dalla grandezza dei suoi scopi." (Daisaku Ikeda)
Un saluto di incoraggiamento a tutti per una vita
migliore. Pio
Caro Pio,
anch'io penso che sia solo l'impegno a generare dei
buoni frutti e concordo con il fatto che si debba lavorare sodo per arrivare dove si vuole arrivare. La vita
è costellata di personaggi divenuti famosi che hanno
dimostrato con la loro esperienza a quanti no e ostacoli hanno dovuto reagire, mantenendosi fermi nella
fiducia nei loro progetti e idee.
Cosa che non è certo da tutti, ma che distingue il vittorioso dal perdente.
Tuttavia, fatta questa premessa, vorrei anche aggiungere che, comunque, si possono aprire nuovi orizzonti, quando si raggiunge quella "leggerezza" che ci fa
volare.
L UOMO
DELLA
PIOGGIA
Da tutto ciò che abbiamo preso in esame fino a
ora, la realtà che ci circonda è il risultato del
nostro campo energetico.
Ciò di cui siamo carichi, come convinzioni,
aspettative (di cui per lo più non siamo, in genere, consapevoli) si materializza nella nostra realtà.
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Willhelm viveva in Cina e, in quel periodo, si
trovava in una regione dove non pioveva da
moltissimo tempo e la siccità imperversava.
Come riporta Willhelm, si incominciarono a
fare delle offerte alle divinità, ma la pioggia non
veniva. I Protestanti iniziarono a pregare, ma la
pioggia non veniva. I Cattolici fecero dire delle
messe, ma la pioggia non veniva. A questo
punto qualcuno parlò dell'Uomo della pioggia.
Si decise così di andarlo a prendere. Il viaggio fu
lungo e quando infine questi arrivò, un uomo
vecchio tutto raggrinzito, chiese di poter stare
da solo da qualche parte. Gli fu data una piccola casa dove l'uomo si ritirò. Tutti aspettavano, il
primo e il secondo giorno passarono senza che
succedesse nulla. Al terzo giorno il cielo si rannuvolò e iniziò a piovere. Willhelm, ovviamente,
si chiese cosa mai avesse fatto quell'uomo per
riuscire a far piovere. Lo andò a trovare e glielo
chiese. L'uomo rispose tranquillamente di non
aver fatto proprio nulla.
Stupito e al tempo stesso intrigato da quella
risposta Willhelm provò con un'altra domanda.
Questa volta gli chiese che cosa avesse fatto da
quando si trovava lì. L'uomo spiegò che veniva
da una regione dove la popolazione era in armonia con il Tao, ovvero in sintonia con l'universo,
mentre la regione dove non aveva piovuto per
così tanto tempo, non lo era. Quando l'uomo
era arrivato, anche lui si era trovato fuori armonia, così ritirandosi nella casa che gli era stata
data era ritornato in sintonia con il Tao, poi,
ovviamente, la pioggia era arrivata. L'ambiente
aveva risposto sincronicamente al suo stato di
coscienza." (Dal mio: "La realtà vibrazionale"
firmato M.A. Ricci, Xenia Edizioni )