1911 . Gianni Maimeri dipinge senza sosta . La passione per l ’ arte è predominante su tutto , anche se sviluppa molteplici interessi . Musica , botanica , letteratura , estetica lo arricchiscono culturalmente , spiritualmente e sono fonte continua di ispirazione per la sua arte . L ’ ansia di capire , l ’ infinita curiosità verso il mondo sono le molle che spingono l ’ artista a farsi imprenditore . La cultura tecnica e scientifica che gli trasmette la famiglia , lo portano ad approfondire anche l ’ aspetto compositivo dei colori a olio per migliorare la resa cromatica delle sue opere . Questo interesse unito alla competenza del fratello Carlo , allora direttore delle ricerche della società Ledoga , rendono possibile il progetto di una fabbrica di colori macinati all ’ olio .
1923 . Sono anni di continue prove e sperimentazioni che uniscono i due fratelli in una ricerca perpetua . L ’ obiettivo è quello di ottenere dei prodotti in grado di mantenere inalterate nel tempo le qualità cromatiche e fisiche dei colori . “ L ’ intento è dare ai colori una genuina consistenza , un impasto omogeneo , stabile , in sommo grado plastico , di consistenza variabile solo entro angusti limiti con la sola mescola di oli siccativi e pigmenti minerali .”
1925 . L ’ impulso creativo di Gianni si esprime in tutti gli aspetti della conduzione dell ’ impresa . Gianni disegna personalmente quello che rimane il marchio dei Colori Stabili Maimeri fino agli anni ‘ 50 . Sceglie la forma del tetraedro perché , comunque lo si giri , ha sempre la stessa forma , inoltre , delle tre facce incise , almeno due sono sempre visibili così è sempre possibile leggere Colori Stabili o Colori Maimeri o Stabili Maimeri . Nello stesso periodo progetta l ’ etichetta dei Colori a olio Serie A .
1923 . Il primo marchio Maimeri .
1923 . Mulino Blondel . Il primo stabilimento Maimeri alla Barona .
1927 . Listino prezzi della Fratelli Maimeri & C .