1800. Gianni Maimeri nasce il 21 giugno 1884
a Varano, sul lago di Comabbio, da una famiglia
profondamente radicata nella realtà industriale
del tempo. Il nonno Antonio consegue
la laurea di ingegnere e perito agrimensore
nell’Ateneo patavino, schierato nelle file
cattanee riceve un attestato di merito
durante le Cinque Giornate di Milano
e la sua partecipazione alla vita culturale
e intellettuale della città è di indiscusso rilievo.
Il padre, Leone, frequenta la facoltà di fisica
e matematica a Pavia e successivamente
si laurea in ingegneria industriale
al Politecnico di Milano.
Nei suoi primi contatti con il mondo industriale
milanese, Leone si avvicina agli ambienti
socialisti di Carlo Cattaneo, direttore
del Politecnico ed Ernest Stamm.
Con quest’ultimo progetta e costruisce
un impianto industriale completamente
nuovo nei pressi di Schio e, ancora insieme,
si impegnarono per redigere un progetto
per il traforo del Monte Bianco.
Dal 1878 Leone diventa direttore di uno
dei più importanti cotonifici di Lombardia a Varano
contribuendo a creare una organizzazione
industriale tra le più efficienti del tempo.
Molto sensibile alla questione operaia, al fine
di migliorare le condizioni lavorative dei suoi
dipendenti, brevetta il paranavette, attrezzo
che sarà effettivamente prodotto e utilizzato
nella fabbrica tessile di Varano.
La madre, Zoe Bouffier è figlia di un industriale
francese che insieme al Gotha del capitalismo
agrario e serico ambrosiano ha dato luce
all’Helvetica, diventata poi Ernesto Breda.
1884. Antonio Maimeri e suo figlio
Leone con la famiglia.
1895. Paranavette. (Organo di protezione,
nei telai di tessitura, destinato a prevenire
gli infortuni).
Disegno e brevetto di Leone Maimeri.
Fine 1800. Interno dello stabilimento tessile
diretto da Leone Maimeri.