LUCE estratti LUCE 326_Carminati_Scuola Grande di San Rocco | Página 5

¶ PROGETTARE LA LUCE Nuove luci alle maestose tele del Tintoretto A Venezia, Scuola Grande di San Rocco, il mirabile progetto del lighting designer Alberto Pasetti valorizza il patrimonio artistico della Sala Capitolare e le splendide opere del grande pittore veneziano di Stephanie Carminati foto di / photos by Mark Edward Smith I ntervento complesso per dimensione e per concentrazione di opere d’arte – la meravigliosa architettura rinascimentale accoglie, infatti, oltre 30 teleri del Tintoretto, le allegorie lignee di Francesco Pianta, i bassorilievi di Giovanni Marchiori e le statue di Girolamo Campagna –, la nuova illuminazione della Sala Capitolare, a cura dello Studio Pasetti Lighting e realizzata su commissione della Confraternita della Scuola Grande di San Rocco e con la collaborazione tecnica dell’azienda iGuzzini, è stata presentata in occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita del Tintoretto, sulle note di Lux Aurumque di Eric Whitacre, eseguita dal Coro dei Cantori Veneziani. Confraternita di laici fondata nel 1478, la Scuola Grande di San Rocco si insedia a ridosso del convento dei Frari nel 1489, realizzandovi la prima sede, nota come Scoletta, e la chiesa destinata ad accogliere le spoglie del santo protettore degli appestati. La sua forte e rapida crescita rende necessaria, già nel 1517, la realizzazione di una sede più grande, edificata su un modello piuttosto tradizionale che prevede la sovrapposizione di due sale principali: la Sala Terrena, a tre navate, con affaccio diretto sul campo, e quella superiore ad aula unica, destinata ad accogliere le riunioni del Capitolo. Affiancata a quest’ultima, la più contenuta Sala dell’Albergo è destinata alle periodiche riunioni della Banca, organo ristretto di governo della confraternita. È proprio quest’ultima sala a dare il via al lungo sodalizio con Jacopo Robusti (1519-1594), detto Tintoretto, incaricato nel 1564 della realizzazione del ciclo pittorico dedicato al tema della Passione di Cristo. Ma è alla grande impresa pittorica della Sala Capitolare che Tintoretto dedicherà le sue forze migliori, dal 1576 al 1581, sfruttandone abilmente le difficili condizioni d’illuminazione naturale e la complessa orditura lignea del soffitto, partizione narrativa su cui sviluppa il ciclo pittorico dedicato all’Antico Testamento. Al centro del soffitto spiccano i tre teleri principali, attorno a cui si sviluppa una ordinata costellazione di 10 ovali a cui si alternano 8 monocromi a losanga (rifatti nel XVIII secolo da Giuseppe Angeli su modello degli originali, eccessivamente degradati). Nel 1577, a soffitto ormai pressoché concluso, Tintoretto completa la decorazione della sala con 10 tele incentrate sulla vita di Cristo, disposte tra le doppie finestre che scandiscono le pareti dell’aula, due tele dedicate a San Rocco e a San Sebastiano e con la pala d’altare Apparizione di San Rocco. Tra il 1581 e il 1584, Tintoretto si occupa della realizzazione del ciclo mariano della Sala Terrena. Rimasta inalterata per secoli, la Scuola rimane al buio fino al 1937, anno in cui la soprintendenza e il comune affidano a Mariano Fortuny il compito di illuminarla. Le sue otto lampade a stelo con paraboloidi neri rimangono unica fonte di illuminazione artificiale per oltre settant’anni. È solo nel 2011, infatti, che la Scuola Grande introduce i Led nella Sala Terrena, intervenendo tre anni dopo anche sulla Sala dell’Albergo. Vero e proprio banco di prova, in quest’ultima si introduce la regia luminosa, che con le accensioni differenziate e programmate punta a suscitare emozioni diverse, e la realtà aumentata, strumento utile destare l’interesse dei giovani attraverso l’uso di un linguaggio digitale a loro familiare. La nuova sfida nel campo della valorizzazione dei Beni Culturali si gioca infatti sul terreno dell’innovazione, sia per quanto riguarda la tutela e la conservazione, ma soprattutto la fruizione dell’opera stessa. E la luce può qui essere un attore primario, influenzando la percezione dell’arte nello spazio, attraverso un progetto creato su misura, sintesi tra studio ed elaborazione tecnologica. Ma “come ridare un Adorazione dei Pastori di Tintoretto e allegorie lignee di Francesco Pianta / Adoration of the Shepherds by Tintoretto and the wooden allegories by Francesco Pianta DESIGNING LIGHT / LUCE 326 49