LUCE estratti LUCE 325 _Calatroni_Pietro Palladino | Page 4

Sala centrale di Punta della Dogana, con i lucernai aperti e con l’illuminazione artificiale funzionante. La luce radente sulle pareti di mattoni conferisce profondità alla sala e genera una gerarchia luminosa positiva rispetto al piano di calpestio. Le pareti in cemento chiaro, firma dell’architetto Ando, contribuiscono a creare la sensazione di trovarsi in un pozzo di luce / Central hall of Punta della Dogana, with open skylights and artificial lighting turned on. The grazing light on the brick walls gives depth to the room and generates a positive hierarchy of light with respect to the walking surface. The light grey concrete walls, designed by the architect Ando, help to create the sensation of being in a pool of light ¶ LIGHTING DESIGNERS Pietro Palladino Il professionista (della luce) è d’obbligo di Andrea Calatroni P er Pietro Palladino la luce non è solo illuminazione. Il lighting engineering nasce agli inizi del secolo con due soli obiettivi: garantire la visione e razionalizzare l’uso dell’energia. Oggi sappiamo che la percezione visiva è affidata a un sistema complesso e articolato che si relaziona con tutti i sensi. L’illuminazione non è solo per vedere e non è solo risparmio energetico, ma l’approccio attuale non si discosta molto da quello degli inizi del secolo. Ciò trova conferma in tante realizzazioni progettate “per le norme”: i numeri tornano, ma l’illuminazione non è giusta. Talvolta arriva a creare disagio. 58 LUCE 325 / LIGHTING DESIGNERS È molto frequente imbattersi in realtà nelle quali la luce è casuale, disordinata, poco ergonomica, fastidiosa, inopportuna, sgradevole, inadeguata, irrazionale. Nasce dunque un’esigenza legittima: rendere questi temi più facilmente comprensibili, per coloro che la propongono – direttamente o indirettamente – e per quanti la utilizzano. In altre parole, dobbiamo creare la cultura del progetto d’illuminazione. Da dove parte per affrontare un progetto, dall’osservazione del luogo? Dalle sensazioni che le trasmette? Il progetto parte innanzitutto dalla conoscenza delle potenzialità della luce. Quando si vuole creare una specifica scena, dei pattern visivi ben definiti, si immagina mentalmente di creare alcune situazioni che possono generare emozioni o “feeling” particolari. Tutto ciò deve essere validato dalla sostenibilità. Si osserva, si analizza il luogo e si valutano le soluzioni sostenibili. In altri termini, un buon “concept”, per essere realizzato, prevede l’uso appropriato di tecniche e di tecnologie. Ma vale anche l’opposto: senza un buon “concept” non può esistere una buona illuminazione. A volte, anche definendo buon “concept”, i risultati tradiscono