LUCE estratti LUCE 319_Calatroni_Mario Cucinella | Page 6
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all’interno, sono anche lo strumento principale
per la ventilazione naturale dell’edificio.
Siamo convinti che gli edifici pubblici debbano
essere portatori di messaggi d’innovazione:
è il ruolo che hanno sempre avuto nella storia,
dunque è necessario raccontare “chi siamo”
attraverso questi edifici.
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Materiali, tecnologia, ricerca e luce.
Quali sono le prime suggestioni che ascolta
prima di iniziare a progettare?
Domanda difficile. I processi creativi non sono
processi codificabili razionalmente. Nel nostro
caso lavoriamo con quest’idea di empatia
creativa, l’idea che l’architettura risponda
all’ambiente, attraverso un dialogo. Negli ultimi
anni si è perso il rapporto tra architettura
e natura. Il nostro sforzo è sempre stato quello
di confrontarci con i diversi fattori ambientali
presenti e con il contesto climatico. Il nostro
processo creativo viene anche governato da
elementi concreti e razionali: questi fanno
sì che ci sia una comprensione esatta del luogo
e delle sue condizioni contestuali e che si instauri
quell’empatia che, utilizzando la creatività,
ci consente di fornire una risposta corretta.
Quello che abbiamo intrapreso non è un percorso
semplice, non lascia spazio per il formalismo
fine a sé stesso, cerca sempre di trovare un
legame tra architettura e ambiente, tra la storia
dell’umanità e il suo rapporto con il mondo.
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1-2 | Coima Headquartes, Porta Nuova Milano
(2013, in progress).
3 | IRCCS Ospedale San Raffaele - Nuovo Polo
chirurgico e delle Urgenze, Milano (2015, in
progress)
4 | Fondazione Rovati Museum, Milano (2016,
in progress)
INTERVIEWS / LUCE 319
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