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< Ernesto Gismondi con Discovery Parete , una lampada da lui progettata nel 2018 / Ernesto Gismondi with Discovery Wall , a lamp he designed in 2018
> Alfa , 1959 Progetto di Sergio Mazza , è la prima lampada prodotta da Artemide / Designed by Sergio Mazza , it was the first lamp produced by Artemide
Nesso , 1967 Progetto di / Design by Giancarlo Mattioli e / and Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova
Sergio Mazza lascia l ’ azienda nel 1971 e con un ’ ulteriore svolta filosofica l ’ anno dopo viene prodotta Tizio di Richard Sapper , la rivoluzionaria lampada senza fili e con grande successo di vendita . Quel nome perché Gismondi pensò sarebbe piaciuta a tutti , quindi ai vari “ Tizio , Caio e Sempronio ”. Osò l ’ utilizzo della plastica nella progettazione di oggetti di design applicando le conoscenze acquisite in campo missilistico . In realtà , consapevole già allora della necessaria sostenibilità della produzione seriale , preferì focalizzare la sua azienda sulle lampade . Artemide continua quindi il suo percorso toccando o scoprendo stelle di prima grandezza . Spesso si è affidato , come committente , anche a un semplice schizzo , senza progetti dettagliati , accogliendo , facendo suoi e realizzando i sogni di altri designer . Come quelli che gli presentava Vico Magistretti , di cui amava ricordare che “ Tutti i disegni che mi dava per poi mandare in produzione un oggetto erano pieni di appunti , numeri di telefono ”. Imprenditore illuminato , crea un centro di ricerca , investe davvero in R & D e collabora con le università . Anche lui si mette a disegnare , usando lo pseudonimo di Örni Halloween dal 1974 fino a metà degli anni novanta , data da cui firmò solo con il suo nome . Gismondi , in verità , firmò a suo nome qualche progetto che riteneva più “ sobrio ”, come la lampada da scrivania Sintesi ( 1975 ), ora fuori produzione . Suo , nel 1980 , il progetto Aton Barra che fece entrare l ’ azienda nel mondo dell ’ ufficio , il primo sistema illuminotecnico complesso messo in produzione da Artemide . Gismondi scelse di tenere separata la propria figura di imprenditore da quella di progettista , e quindi della sua attività di designer , in parte per poter svolgere agevolmente i due ruoli dalle attività così diverse – e , aggiungiamo , mettendo in luce la generosità che lo caratterizzava , dato che l ’ ingegnere avrebbe potuto dedicarsi solo al design e diventare un grande maestro – e in parte per potersi esprimere con un approccio progettuale più decorativo . Ricordiamo qui la collezione Venexiana , realizzata negli anni Novanta in vetro soffiato a Murano , che comprendeva Ermione , la splendida multicromatica Gaia e poi Leda , Cigno , Santori e infine Pantalica ( 1995 ), tutt ’ ora in produzione . Il suo alter-ego firmò anche il tavolo Eretteo ( 1974 ) e le lampade Macumba ( 1974 ), Minosse ( 1976 ) e Poto ( 1976 ). Negli anni Ottanta fece parte , anche producendo , del collettivo Memphis , fondato da Ettore Sottsass . Il collettivo si impose sulla scena del design come esponente del
postmodernismo , con prodotti caratterizzati da un estremo uso del colore e da pattern geometrici colorati . Pur non avendo un vero e proprio successo commerciale , Memphis ha portato una profonda evoluzione nel mondo del design in Italia e nel mondo , e tutti gli oggetti sono presenti in musei . Da qui poi la stretta collaborazione con i designer che ne facevano parte : Ettore Sottsass , Michele De Lucchi , Andrea Branzi , Martine Bedin , Aldo Cibic , Nathalie du Pasquier , Michael Graves , Massimo Iosa Ghini , Shiro Kuramata , Javier Mariscal , Alessandro Mendini , Peter Shire , George Sowden , Gerard Taylor , Matteo Thun , Masanori Umeda , Marco Zanini e Marco Zanuso . La decade degli anni Novanta è quella che vede l ’ inizio della conversione alla luce intesa come materia e quindi oltre alla forma . La ricerca è in continua evoluzione , iniziano a diffondersi le sorgenti Led e si va verso la “ Human Light ”, voluta da Ernesto Gismondi e Carlotta De Bevilacqua , moglie e compagna di avventure . Artemide fa un manifesto esprimendo l ’ intenzione di mettere la luce al servizio dell ’ uomo , e attraverso la collezione Metamorfosi presenta lampade che attraverso una tecnologia innovativa a RGB creano atmosfere colorate che si adeguano ai mood delle persone . È l ’ inizio della luce intelligente , la via verso lo smart lighting . Ormai la
Polluce , 1965 Progetto di / Design by Enzo Mari con / with Anna Fasolis
Sintesi , 1975 Progetto di / Design by Ernesto Gismondi
THE MASTERS / LUCE 338 27