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Telecontrollo dell’illuminazione pubblica: la flessibilità elemento chiave LE AZIENDE INFORMANO Il telecontrollo punto-punto dell’illuminazione pubblica porta diversi vantaggi in termini di gestione e di contributo al risparmio energetico, oltre a poter diventare una infrastruttura abilitante per la Smart City. Considerando che tipicamente un sistema dovrà funzionare per ben oltre 10 anni, la scelta della soluzione da utilizzare deve essere fatta non solo in base a considerazioni contingenti ma soprattutto in un quadro di sviluppo futuro, in primis dei servizi di Smart City che possono essere implementati ma soprattutto delle probabili evoluzioni dei sistemi e dei protocolli di comunicazione, oltre che delle dinamiche di ordine ambientale. La scelta della topologia di rete In una rete “mesh” tutti i nodi della rete parlano tra loro e collaborano per far giungere le informazioni in un qualsiasi punto della rete, compensando la portata radio che tipicamente è ridotta (intorno ai 100/200 metri). In questo caso più vicine sono le “maglie” della rete meglio funziona la comunicazione, poiché veicola contemporaneamente molte più informazioni senza disturbi. Questa topologia è ideale per coperture più omogeneamente distribuite (es. lampioni cittadini) e comunicazioni “peer to peer”, cioè tra i nodi della rete a livello locale (es. illuminazione dinamica). In una rete “star” ogni nodo della rete parla con un punto centrale con un collegamento radio diretto, utilizzando frequenze basse e potenze di trasmissione più elevate, per collegarsi con il centro stella che spesso sta a diverse centinaia di metri (o chilometri) dai singoli nodi. I centri stella, per avere visibilità radio con tutti i nodi, devono essere localizzati in posizioni alte, spesso fuori dall’ambito di installazione del sistema. Questa topologia è più indicata in situazioni dove i nodi sono meno frequenti e più distanti dal centro. Se questo permette di avere una rete più estesa, la distanza tra i nodi e il centro è più soggetta a interferenze e il nodo rischia molto più facilmente di rimane isolato. La scelta della frequenza radio Prendendo in considerazione le bande a uso libero, la decisione principale è se adottare un sistema che funzioni sulla frequenza dei 2,4 GHz o degli 868 MHz (altre meno utilizzate sono a 443 MHz e 169 MHz). Nella scelta va considerato che bisogna anche fare i conti con l’ambiente in cui si va a operare ricordandoci che stiamo utilizzando delle bande libere che vanno condivise con migliaia di altri device e servizi, con la possibilità che qualcuno di questi non sia completamente rispettoso delle limitazioni normative (es. “duty cycle” del canale 868 MHz limitato al 2,8% del tempo) inficiandone perciò il funzionamento. La banda degli 868 MHz consente comunicazioni a lunga distanza utilizzando potenze di trasmissione maggiori rispetto alla rete mesh a 2,4 GHz. Su questa banda è però molto più facile essere interferiti, poichè si condivide lo spazio “radio” con un numero molto più elevato di potenziali concorrenti, e se si usasse lo standard IEEE 802.15.4 si potrà utilizzare solo un canale radio a 868,3 MHz, con il rischio di “intasamento”. Anche sulla frequenza dei 2,4 GHz ci possono essere interferenze per la presenza di segnali forti, ma in ogni caso i 16 canali disponibili permettono di trovarne uno che sia esente da queste interferenze. Meno o per nulla impattanti sono invece i segnali WiFi o Bluetooth che possono coesistere con l’802.15.4. Conclusioni La soluzione ideale sarebbe quindi di utilizzare il meglio di ciascuna architettura e tecnologia, adeguando il funzionamento in caso di evoluzioni tecnologiche, normative o di eventuali problemi non prevedibili in fase di progettazione. Per questo motivo Algorab ha sviluppato dei nodi innovativi Dual Band, con sia una radio a 2,4 GHz, per realizzare le funzionalità short range, mesh e peer to peer, che una radio a 868 MHz, che supporta vari standard di comunicazione tra i quali 802.15.4 e LoRa WAN. I nodi sono in grado di implementare anche lo standard Bluetooth per disporre di una “porta” verso il mondo degli smart phone e altri dispositivi Bluetooth. Questa flessibilità permette di gestire da remoto in maniera congiunta e contemporanea la rete sia in topologia mesh che star utilizzando le due frequenze secondo necessità, mentre l’aggiornamento del firmware OTA (On The Air) assicura la possibilità di ridefinire via software tutte le funzionalità del dispositivo. Ciò garantisce nel tempo l’aderenza a nuovi standard di comunicazione o a nuove funzionalità richieste. WIRELESS NETWORK GW GATEWAY END DEVICE NODO WSN (PS) 14 LUCE 332