Crosara
e della tecnica in ambienti sempre più vasti”.
Da subito aderirono, oltre a Osram e Philips,
numerose aziende costruttrici di apparecchi di
illuminazione, le grandi aziende municipali
come AEM Torino, ACEA Roma, e importanti
atenei come il Politecnico e l’Università degli
Studi di Torino.
Negli Stati Uniti, ma anche in Europa e, in
particolare, in Inghilterra, Francia e Germania,
erano già sorte associazioni analoghe e,
quindi, anche nel nostro paese si sentiva
l’esigenza di creare un’associazione che
potesse riunire tutti i protagonisti
dell’illuminotecnica con l’obiettivo di
confrontarsi sui progetti e sulle tecnologie che
sempre di più si stavano sviluppando.
Un paio d’anni più tardi, AIDI diventò editore
della rivista LUCE, con il preciso intento di
aggiungere un ulteriore strumento di
divulgazione della tecnologia e delle tecniche
di progettazione e costruzione degli impianti,
consolidando sempre di più il ruolo strategico
dell’Associazione nello sviluppo e promozione
della cultura della luce. Nacquero i mitici
Quaderni di AIDI e il manuale di progettazione,
autorevoli riferimenti culturali per tanti
progettisti e cultori della luce. Il Convegno
Nazionale diventa uno dei momenti più attesi
e importanti della vita associativa, dove potersi
confrontare e aggiornare sugli sviluppi della
tecnologia e sui progetti più avanzati.
Dagli anni ‘70 agli anni ‘90, AIDI assunse un
ruolo centrale anche nei contesti internazionali
più importanti, come nella 3° edizione di LUX
Europa, che nell’ottobre del 1972 si svolse a
Firenze, e il 4° Congresso internazionale di
Taormina del 1990, che confermò la qualità
dell’azione divulgativa che era stata messa in
campo in quegli anni.
Sul finire degli anni ‘90, la liberalizzazione del
mercato elettrico e lo sviluppo di internet
hanno cambiato alcuni dei punti fermi sui cui
appoggiava la nostra Associazione, imponendo
anche la necessità di rivedere le modalità di
comunicazione e di diffusione della cultura
della luce. E l’Associazione, grazie all’impegno
di tutti i soci, ha saputo fronteggiare le
difficoltà dettate da questi cambiamenti e
rinnovarsi. Vengono lanciate nuove iniziative,
come ad esempio il concorso video “Riprenditi
la Città, Riprendi la luce”, che hanno permesso
di avvicinarla di più ai giovani, ascoltando le
loro esigenze e la loro visione notturna delle
città e dei luoghi che abitualmente
frequentano.
Sessant’anni di storia sono un lungo cammino,
reso possibile dalla capacità di AIDI di creare un
confronto continuo e proficuo tra le diverse
realtà che operano nel settore
dell’illuminazione: dai produttori di apparecchi
ai gestori delle reti di illuminazione, dai
professionisti ai docenti. Tutti mossi da un
interesse comune: sviluppare e divulgare la
cultura della luce nella sua accezione più ampia,
cioè illuminare gli spazi urbani in modo più
razionale, per favorire una maggiore sicurezza e
valorizzare il ricco patrimonio artistico e
monumentale del nostro Paese.
La ricorrenza della fondazione è quindi il modo
per ripercorrere la storia di AIDI,
dell’illuminazione nel nostro Paese, ma anche
l’occasione per analizzare l’evoluzione
tecnologica intervenuta nella progettazione e
nella trasformazione delle sorgenti tradizionali,
in particolare con l’impiego dei Led, che stanno
cambiando il panorama notturno di molte città.
Essa rappresenta un traguardo importante
perché diventa anche un momento di riflessione
sui risultati raggiunti dall’Associazione e sulle
nuove sfide che ci aspettano.
Gli impianti d’illuminazione saranno sempre
di più uno strumento fondamentale per
veicolare informazioni e servizi. Lo sviluppo del
piano di cablatura del nostro paese e l’avvento
del 5G forniranno un ulteriore impulso allo
sviluppo urbano in ottica Smart. Sfide che ci
apprestiamo a vivere consapevoli della forza,
disponibilità, passione e dedizione dei soci a
mantenere viva l’Associazione e a renderla
sempre di più protagonista dell’affascinante
mondo della luce.
Sessant’anni che rappresentano uno stimolo per
continuare a perseguire gli stessi obiettivi che
nel 1959 avevano spinto uomini e aziende
importanti a volerne fortemente la sua
costituzione.
Concluse le celebrazioni dell’anniversario di AIDI,
e alla vigilia del 2020, il mio ringraziamento va
a tutti coloro che in vari ruoli, in tutti questi
lunghi anni, si sono adoperati per la vita e per
il successo dell’Associazione.
Un nostro impegno anche per il suo futuro.
AIDI / LUCE 330
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