Lisa Marchesi Alessandra Reggiani
Barbara Balestreri Lighting Design lighting designer
“…la luce piove in ogni cosa e i colori vari
suscita dovunque si riposa”. (A. Manzoni)
Era il 2003 quando ci incontrammo io
e Barbara per la prima volta. Ero così giovane
ed emozionata di iniziare una nuova avventura
professionale, stavo ancora frequentando
il Politecnico e mentre elaboravo la tesi
di laurea iniziai a collaborare con lei.
Questa frase di Manzoni era scritta tra
le pagine del libro che mi regalò proprio
per la mia laurea.
Ci siamo intese fin dal primo sguardo, la stessa
passione per la luce, la stessa determinazione,
la stessa curiosità e, nel corso di questi lunghi
15 anni, abbiamo costruito assieme qualcosa
di estremamente importante. Non abbiamo
solamente realizzato progetti di lighting
design nel campo del retail, dei beni culturali
e del living, ma abbiamo anche creato
un nostro modo di intendere la luce. A noi
piaceva sempre spiegarlo con semplici parole:
“la luce non è solamente tecnica, la luce
è atmosfera, è sensazione, comunicazione”. Per me è impossibile parlare di Barbara solo
come una collega: lei è stata anche
– e soprattutto – una delle mie più care e
migliori amiche. Ci eravamo conosciute,
quindicenni, a Roma, dove Barbara ha abitato
con la sua famiglia per alcuni anni; ci siamo
poi ritrovate, da adulte, grazie alla passione
che entrambe, e in modo del tutto autonomo,
avevamo sviluppato fino a farne il nostro
mestiere: la luce. Da quel momento siamo
diventate vicinissime, malgrado la distanza
fisica fra le nostre città, lei a Milano, io a Roma;
fra di noi, c’era un’empatia fortissima.
I convegni, le fiere, le docenze, tutti gli impegni
che ci allontanavano dalla routine dei nostri
studi li abbiamo vissuti insieme; diventavano
un pretesto per vederci, per parlare, per
commentare… in un linguaggio in cui le nostre
esperienze andavano da questioni personali
alle nuove lampade uscite, da quel tipo
di alimentatore o dimmer a quanto ci era
accaduto negli ultimi rispettivi cantieri;
dal libro appena finito di leggere al commento
su realizzazioni nostre o di altri amici e colleghi
lighting designer… quel linguaggio raro,
insomma, che è proprio delle amicizie vere
che non tutti hanno il dono di imparare a
conoscere e la fortuna di poter usare.
Nella sua quotidianità, Barbara era una donna
tosta, forte, a volte persino ruvida; ma, con
la luce, si trasformava, usandola con una
grazia e una delicatezza inaspettate,
che però parlavano di lei e la rappresentavano
integralmente. Un segno particolare,
visibilissimo, inconfondibile. Che, più di una
volta, soprat