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1 | Karim Rashid , Toot , Kundalini , 2017 2 | Alberto Saggia & Valerio Sommella ,
Nami , Kundalini , 2017 3 | Alberto Saggia & Valerio Sommella ,
Victoria , Kundalini , 2017
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che si conosce e riconosce . Ricorrendo a materiali nobili e forme familiari , come il percorso che abbiamo intrapreso , abbiamo creato oggetti portatori di benessere psicologico e non solo .
Kundalini , da sempre , dedica molte energie ai giovani progettisti . Un investimento sul futuro per il design della luce ? Una delle strategie di Kundalini è sempre stata puntare , oltre che su designer affermati , sui giovani talenti : sono dell ’ idea che in un ’ azienda di prodotto sia il prodotto a vincere e non il suo autore . È naturale che un nome altisonante agisca come leva di marketing , ma se una lampada ha un grande successo raramente ci si chiede chi ne sia l ’ artefice . È sempre stata mia abitudine visitare con curiosità il Salone Satellite , una delle fucine più ricche di giovani talenti . Osservo con un occhio di riguardo , ma critico , le proposte dei ragazzi , cercando di capire se tra queste ci possa essere il prodotto vincente . Il tempo mi ha spesso dato ragione e molti prodotti sono passati da prototipi presentati al Salone Satellite a best-seller Kundalini . Quest ’ anno abbiamo voluto scommettere su due ragazzi scoperti l ’ anno scorso al Salone Satellite : David Pompa , un giovane messicano che ha disegnato le lampade a sospensione Minimal e Yuma , e l ’ americano Ini Archibong , autore della lampada da tavolo Hive . Giovani , internazionalizzazione , innovazione e design : sono queste le carte vincenti di Kundalini che costituiscono non solo un investimento per il futuro del design della luce , ma anche dell ’ azienda stessa .
Qual è il suo personale consuntivo di Euroluce . Quali segnali ha percepito ? Fin da subito le mie sensazioni sono state positive . Per dirla con una battuta , abbiamo avuto un metodo infallibile per calcolare il numero di operatori che visitavano lo stand : le cialde del caffè . Rispetto all ’ edizione di Euroluce di due anni fa abbiamo dovuto fare rifornimento due volte ! Non solo abbiamo avuto lo stand sempre pieno , ma chi lo visitava ne rimaneva piacevolmente colpito e sorpreso . La nuova direzione artistica di Kundalini quest ’ anno è stata dichiarata senza riserve e compresa da tutti . I prodotti sono stati protagonisti assoluti e hanno catturato l ’ attenzione di molti , dimostrando che una collezione ben riuscita e di successo fa la differenza sulle vendite . Queste ultime a loro volta , inevitabilmente , fanno leva sulla forza e sull ’ immagine del brand . A dimostrare il successo ci sono anche i numerosi ordini che abbiamo firmato in fiera , cosa per niente scontata in questi ultimi anni . In definitiva posso affermare che questa edizione di Euroluce è andata benissimo , sia per Kundalini sia , in generale , per il settore dell ’ illuminazione . Euroluce , dunque , è una fiera in cui bisogna esserci .
Come sono i numeri di Assoluce ? In crescita ? Sono al quarto anno di mandato come presidente Assoluce e per nostra fortuna i numeri sono buoni . Questo andamento è strettamente legato alla fisiologica disposizione all ’ export del mondo dell ’ illuminazione . Poiché il mercato interno non riuscirebbe ad assorbire tutta la produzione , l ’ export è diventato predominante , con un dato medio del 68 % che arriva fino al 72 % per il 2016 . In anni in cui il mercato interno ha ceduto quote , le aziende hanno puntato all ’ estero . Un ulteriore motivo che traina l ’ export è il fatto che i costi di spedizione sono contenuti , spedire oltreoceano una piantana è molto meno oneroso e complesso che inviare una cucina o un mobile da montare . La logistica , come vede , è un fattore decisivo . Aggiungo un altro elemento , le aziende della luce hanno un costo unitario relativamente contenuto e questo sicuramente favorisce l ’ acquisto dall ’ estero . Anche su ordini importanti non si parla di cifre esorbitanti e questo rende confidente il cliente straniero a comprare il nostro prodotto ; questo ha fatto e continua a fare la differenza tra l ' illuminazione e altri manifatturieri . Consideri anche che , al contrario del mobile , il settore luce non ha perso mercati esteri . Pensi al calo che ha subìto il comparto del mobile classico , fortemente dipendente dal mercato russo e alla sua difficoltà nel riprenderlo . Il nostro settore , essendo svincolato da mercati precisi , è risultato più avvantaggiato in termini di export e di crescita .
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