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Imprenditrice , architetto , designer e docente , Carlotta de Bevilacqua è uno dei protagonisti della progettualità e della imprenditorialità contemporanea . Ha sviluppato un importante percorso di ricerca nel campo della luce , introducendo prospettive tecnologiche innovative e scenari inediti sia come esperienza sensoriale che nell ’ interazione tra comunicazione e informazione .

Che cosa ama della luce ? Sono sempre stata appassionata a questo tema , fin dai miei studi di architettura , poi , mi sono avvicinata sempre più , anche grazie alla collaborazione con Artemide . Oggi viviamo nel pieno di una rivoluzione legata a un cambiamento epocale , tecnologico e scientifico , introdotto dal LED e dall ’ interpretazione quantistica della luce . Progettare luce non è più solo progettare lampade , ma è anche interazione evoluta , sensori , Internet of Things . Possiamo immaginare scenari aperti in cui l ’ illuminazione sarà qualcosa di più e di diverso rispetto alle nostre attuali conoscenze , avrà un collegamento sempre maggiore con l ’ uomo e la natura . Ho sempre creduto che il design non fosse legato alla forma dell ’ oggetto , a uno stile o una tipologia ; l ’ ideazione deve partire dalle performance , dalla reciprocità tra l ’ uomo e lo spazio : il prodotto è sempre più una piattaforma aperta capace di accogliere intelligenze , protocolli innovativi , valori parametrici e incrementali . Dagli inizi del mio percorso professionale ho trovato stimolante occuparmi di luce per la sua capacità di racchiudere in sé numerosi e importanti temi e valori . La luce è materiale di costruzione degli spazi e più di altri riesce a dare identità e forma agli ambienti , instaurando una relazione che coinvolge l ’ uomo sotto più aspetti : percettivo , comunicativo , emozionale , psicologico e anche fisiologico . Ma soprattutto la luce è come l ’ aria e l ’ acqua , l ’ uomo e la natura non possono vivere senza di essa . Però progettare la luce significa occuparsi non solo di materia , ma anche di energia e quindi porre grande attenzione al suo utilizzo per rispettare le limitate risorse del pianeta .
Quale tipo di ricerca svolge prima di pensare e affrontare un nuovo sistema illuminante ? Per me il progetto è ricerca e cultura , parte dalla convergenza di una costante innovazione tecnologica a un approccio antropologico . L ’ innovazione tecnologia deve confrontarsi con una visione , essere filtrata dai valori di un nuovo umanesimo che ponga in relazione l ’ uomo alle necessità di vita e ai suoi spazi , ma che si confronti anche con la comunità e il futuro del pianeta , con valori ed etica . La forma è l ’ espressione di limiti e opportunità tecnologiche , non è un elemento fine a se stesso . Progettare la luce non significa solo disegnare una forma , ma indagare e gestire sia gli aspetti più tecnici che quelli di performance , ponendo sempre però grande attenzione all ’ uomo , ai suoi bisogni e al suo benessere . La forma è l ’ esito finale e ovviamente ha una sua importanza . Si può giungere a una soluzione totalmente smaterializzata o a una presenza che deve darci emozione anche attraverso l ’ uso dei materiali e delle loro qualità , per creare una relazione , una vicinanza con il prodotto .
Un aspetto che non bisognerebbe mai dimenticare mentre si progetta … Dobbiamo progettare un ’ alternativa migliore rispetto a ciò che già esiste ! Per illuminare il futuro non dobbiamo essere chiusi , ma generosi e aperti alla condivisione di conoscenza , pensare di realizzare prodotti accessibili mettendo sempre l ’ uomo e il pianeta al centro del progetto .
Che cos ’ è la “ luce intelligente ”? Una luce capace di seguire i nostri ritmi e i nostri bisogni in modo flessibile , permettendoci di diventare autori del nostro ambiente , rendendoci più consapevoli e responsabili nel suo utilizzo . Oggi grazie all ’ IoT ( Internet of things , ndr ) la luce è sempre più intelligente , favorendo la possibilità di aprire un dialogo bidirezionale con l ’ ambiente circostante e l ’ uomo . Il modo con cui ci relazioniamo con essa e la sua interazione con gli spazi sta cambiando totalmente . Un esempio è Ameluna : l ’ ottica combinata con un profilo in materiale plastico termoconduttivo che supporta i LED , un brevetto di invenzione , si inserisce nel profilo inferiore lasciando intatta la purezza della forma . L ’ illuminazione è diretta e parzialmente rifratta nell ’ ambiente attraverso il corpo trasparente . Il tutto è gestibile da un App che , con un ’ interfaccia semplice , permette di creare scenari anche tra gruppi di lampade e lasciare la libertà di interagire in real time per disegnare la propria luce .
Nei suoi progetti si ritrovano spesso tradizione e contemporaneità . Come li concilia ? L ’ evoluzione fotonica deve essere capace di confrontarsi con la generazione industriale più evoluta , ma anche con gli antichi saperi artigianali della tradizione . Possiamo imparare dal passato e dalle sue eccellenze artigiane , partendo dalla comprensione di tecniche , come la soffiatura del vetro , per rivalutarne in modo inedito le caratteristiche , grazie a una rilettura contemporanea . Un esempio : la lampada Empatia . Il nome rivela lo spirito di questo progetto , Empatia significa qualcosa che dall ’ interno comunica agli altri , così come per questa lampada : il cuore di questa luce è tutto nella parte inferiore , una base ipertecnologica estremamente innovativa che contiene non solo la sorgente luminosa a LED , ma tutta l ’ elettronica e l ’ intelligenza di gestione . La luce viene controllata con il massimo rendimento e guidata al diffusore in vetro attraverso un light pipe trasparente con un bassissimo coefficiente di assorbimento . Da questa base , una piattaforma attiva e rinnovabile , prende forma un ’ idea : quella di avere più luce con meno impegno energetico , una luce che ci emozioni e che segni i ritmi di vita dell ’ uomo . Tutto questo grazie anche al vetro ; trasparenza e opacità , dosati sapientemente , riflettono e diffondono la luce senza abbagliare , senza perdere in efficienza . Inoltre ogni pezzo è lavorato a mano ed è quindi unico . La ricerca del mantenere e difendere il saper fare progettuale , attraverso la materia del vetro unito all ’ innovazione tecnologica più all ’ avanguardia , è iniziata con Empatia . Poi il percorso è proseguito con la realizzazione di altri due importanti progetti che rivisitano le antiche tecniche tradizionali del vetro soffiato veneziano : sono Incalmo e Invero , nelle quali coincidono tecnologia , bellezza e grande qualità di manufacturing .
Artemide + Mercedes Benz , lampade Ameluna . Ameluna è la combinazione di Artemide , Mercedes e luna . Ameluna rivela una rivoluzionaria optoelettronica integrata nel corpo trasparente . / Artemide + Mercedes Benz , Ameluna lamps . Ameluna is a combination of Artemide , Mercedes-Benz and luna , the Italian word for moon . Ameluna discloses an innovative optoelectronic system integrated in the transparent frame .
INTERVIEWS / LUCE 319 23