strategici per l ’ economia , la dispersione della rappresentanza per cui ogni confederazione si fa la sua associazione di categoria , è un errore , non è adeguata ai tempi ed è un lusso che l ’ Italia non può più permettersi . Se invece , come spesso mi viene da pensare , l ’ industria considera il trasporto e la logistica alla stregua di costi da ridurre , allora andiamo pure avanti divisi , consapevoli però che il mondo fuori è cambiato ”.
State quindi pensando a una diversa forma di rappresentanza ? “ In Fiap la decisione di creare un nuovo modello di associazione di categoria era già stata presa , negli ultimi tempi abbiamo soltanto accelerato il processo . Noi ci prendiamo cura dei nostri imprenditori , accompagnandoli , analizzando insieme a loro i rischi e le opportunità del mercato , stimolandoli nella loro visione di crescita . Ma vogliamo che siano anche aperti al dialogo e al confronto con i colleghi , partecipando alla vita associativa , scambiandosi le esperienze e mettendosi in discussione quando serve . E poi raccontiamo ai nostri imprenditori come stanno effettivamente le cose , preparandoli al futuro , anche dicendo cose che le altre associazioni non dicono non perché non ne siano coscienti , ma perché preferiscono vivere in un eterno presente , tacendo , ad esempio , che tra il 2030 e il 2050 verrà a compimento il progetto di sostenibilità e di decarbonizzazione voluto dall ’ Unione Europea e di conseguenza le accise sul gasolio gradualmente scompariranno . Chi entra in Fiap trova spazi di confronto e know-how , ma soprattutto avrà sempre una struttura che lo seguirà nel suo percorso di crescita e non lo abbandonerà mai . FIAP non cresce perché aumenta il numero dei suoi associati , ma perché aumenta la dimensione e l ’ importanza delle sue aziende ”.
Questo basterà a cambiare la rappresentanza ? “ No , infatti a questo impegno stiamo già affiancando una parallela attività politica per fare squadra con tutti gli attori del comparto , condividendo obiettivi concreti e facendo rete con gli altri operatori . Inoltre , occorre essere presenti ai tavoli dove si decidono i destini del settore , attraverso un ’ attività di lobby costante e continua per spiegare a chi fa le leggi l ’ importanza e la strategicità di questo settore e a questo proposito dall ’ inizio dell ’ anno abbiamo aperto un nuovo ufficio di rappresentanza a Roma . Il tutto però non ‘ ballando da soli ’, infatti Fiap è uscita da Conftrasporto , perché in quest ’ ottica di autonomia e di allargamento a tutte le componenti del trasporto e della logistica si è trattato di un atto di coerenza , ma non siamo usciti da Unatras , che rappresenta un ente di coordinamento della maggior parte delle associazioni dell ’ autotrasporto . Infine , ma non in ultimo , occorre cambiare la narrazione dell ’ autotrasporto e qui la responsabilità è condivisa tra la volontà politica che non attribuisce al Ministero l ’ importanza che dovrebbe avere in un Paese che fonda sempre di più il suo futuro sul trasporto e la logistica , i vecchi feudi e i cerimoniali di cui abbiamo detto , l ’ industria che scarica le sue inefficienze sul costo del trasferimento delle merci , e non ultimi gli stessi imprenditori dell ’ autotrasporto che non hanno il coraggio di chiedere il giusto prezzo ai loro clienti , alimentando la guerra delle tariffe al ribasso e scaricando la loro incapacità a farsi valere sui clienti sui sub-vettori e i padroncini . Un circolo vizioso che nuoce a tutti e a cui bisogna mettere la parola fine ”.
OGISTICA rasporti 15