LOGISTICA E TRASPORTI Marzo/Aprile | Seite 11

La Fiap ( Federazione italiana autotrasportatori professionali ), una delle più antiche associazioni dell ’ autotrasporto , ha in pochi anni subito una trasformazione che sta in qualche modo sparigliando le carte sui tavoli dove da tempo si era abituati a vedere le stesse carte e gli stessi giocatori . Il cambiamento in atto è guidato da Alessandro Peron , scelto da Silvio Faggi , allora Segretario generale della Fiap prematuramente scomparso poco più di un anno fa , per il ruolo di direttore dell ’ associazione , nonostante il suo passato imprenditoriale e manageriale poco avesse a che fare con i camion . Ma in quel giovane , l ’ intuito dell ’ a- mico degli autotrasportatori , come titola il libro dedicato a Faggi e pubblicato da Fiap , aveva riconosciuto lo spirito dell ’ innovatore e l ’ uomo giusto a cui passare il testimone . Così oggi il Segretario generale Peron , che si dichiara “ innamorato ” del settore , sta portando avanti la sua battaglia per un trasporto diverso , supportato da un gruppo dirigente di giovani e pragmatici imprenditori , come il neopresidente Roberto Scarpa e i due vicepresidenti Gennaro Romano e Sonia Primiceri . Una “ nouvelle vague ” dell ’ autotrasporto , che ha trovato la sua ultima e più dirompente manifestazione nello strappo da Conftrasporto , consumato lo scorso ottobre e motivato in conferenza stampa con la scelta di FIAP di salvaguardare l ’ autonomia “ piuttosto che far parte di un grande condominio in cui c ’ è qualcuno dall ’ alto che detta le regole di convivenza ”. Da qui parte la nostra intervista ad Alessandro Peron .

Segretario Peron , uno strappo che è stato come lanciare un sasso nello stagno “ Premetto che in realtà lo strappo non è una cosa nuova , ma ha radici che risalgono addirittura alla fondazione della Fiap . Nel 1949 , infatti , tra i fondatori ci fu una profonda discussione per decidere se aderire o meno a Confindustria e la scelta fu quella di starne fuori , proprio perché già allora gli imprenditori del settore ritennero che questo comparto avesse la necessità di mantenere una sua autonomia che in seguito è venuta meno . Così oggi tutte le associazioni di categoria del trasporto , e non solo dell ’ autotrasporto , sono in qualche modo legate alle confederazioni e quindi , paradossalmente , alla controparte contrattuale . La manifattura italiana però , anche le eccellenze del made in Italy , cibo moda e lusso in testa , vengono prodotte da un tessuto imprenditoriale fatto da aziende piccole e medie , che non hanno una propria capacità logistica . Siccome la competizione è globale , ecco che la logistica diventa una formida-
L ’ autotrasporto come lo abbiamo conosciuto è un ’ attività che nei fatti non esiste più perché non dà i margini necessari a tenere in piedi l ’ impresa
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