LOGISTICA E TRASPORTI Aprile/Maggio 2022 | Page 52

SCENARI LOGISTICI
I grandi player riavvicinano la manifattura ai mercati di consumo , per servire l ’ Europa tornano nell ’ area : il Mediterraneo da mare di transito diventa mare di competizione
è partita da America First , la seconda è arrivata dalla pandemia e la terza dalla guerra ”.
I sei cavalieri del cambiamento globale Secondo Deandreis , sono sei i fenomeni che cambiano il commercio mondiale e che rimettono il Mediterraneo al centro delle rotte marittime globali : con l ’ 1 % della superficie acquea e il 20 % del traffico il Mare Nostrum ridiventa punto d ’ incontro delle diverse aree del pianeta e passaggio strategico delle infrastrutture energetiche . Una buona notizia per l ’ Italia che potrà trarne benefici importanti se giocherà bene le sue carte . A cominciare dagli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .
Regionalizzazione e ritorno delle scorte Se la regionalizzazione è il primo dei sei fenomeni descritti dal direttore generale di SRM , il secondo è il ritorno delle scorte : “ Con l ’ aumento dei noli e le difficoltà di approvvigionamento , con i trasporti trasformati in imbuti , centinaia di navi in attesa al largo dei porti cinesi e americani , tornano di moda i magazzini per mettersi al riparo da possibili scarsità . La produzione just in time non funziona più ”.
Reshoring e nearshoring Il terzo fenomeno investe le catene logistiche che si accorciano e si regionalizzano per ridurre i rischi e garantire il controllo della filiera e per restare vicini alla clientela : “ I grandi player ”, sempre Deandreis , “ riavvicinano la manifattura ai mercati di consumo , per servire l ’ Europa tornano nell ’ area : il Mediterraneo da mare di transito diventa mare di competizione . Se le merci semilavorate o finite sbarcano qui , accendono la competizione per il controllo dei porti e dei retroporti , delle zone economiche e logistiche speciali dove insediare parte delle produzioni e delle post-produzioni ”. “ Significa che siamo di fronte a processi in cui le imprese italiane tornano a investire a casa ”, la conclusione di
Bonaretti , “ una novità molto rilevante perché l ’ attrattività dei nostri porti e retroporti sarà molto superiore rispetto al passato : diventano più interessanti e generano un processo di integrazione verticale . L ’ industria automobilistica tedesca inizia a riportare in Germania la componentistica . La capacità di attrarre investimenti sarà fondamentale , sarà la produzione di prodotti finiti a tirare la catena logistica ”. La riflessione del direttore del Mims introduce il quarto fenomeno individuato da Massimo Deandreis : il reshoring e il nearshoring : “ Se prima le decisioni sulla localizzazione erano dettate esclusivamente dai costi , i minori possibili , ora le valutazioni geopolitiche risultano fondamentali e si preferisce re-insediarsi vicino casa . Entrambi i trend favoriscono il ritorno della manifattura nel Mediterraneo e in Italia ”.
Inflazione Il quinto fenomeno è l ’ inflazione , destinata a durare e quindi ad essere un elemento strutturale . La guerra sta introducendo una nuova variabile , oltremodo negativa : la possibilità che l ’ inflazione si trasformi in stagflazione , in stagnazione dell ’ economia . Le previsioni di crescita del Pil europeo e italiano per l ’ anno in corso si stanno riducendo anche se per ora restano positive . Ma molto dipenderà dalla durata del conflitto .
Cambiamenti climatici Infine , il sesto fenomeno sono i cambiamenti climatici che impongono un nuovo modello energetico : “ Dopo i 70 anni di combustibili fossili ”, specifica Deandreis , “ ora è la sostenibilità ambientale a guidare le scelte dell ’ Europa che con il Next Generation Ue e con il Green New Deal si è data un programma per la transizione verso le energie green ”. Ma solo con le rinnovabili i Paesi dell ’ Unione non riusciranno a soddisfare i loro fabbisogni , dovranno importare energia dal Nord Africa , dalla Tunisia , dall ’ Algeria : “ Si potrà fare facilmente ”, è sempre il direttore
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