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Secondo il Report dell ’ Energy & Strategy School Of Management Politecnico di Milano l ’ Italia mancherà il target 2030 per 110 milioni di tonnellate di CO 2
. “ Solo assumendo una prospettiva trasversale si possono riportare le politiche sul giusto binario . Sono almeno sei le aree di attività che permetterebbero di ridurre le emissioni e riguardano la produzione di energia rinnovabile , l ’ adeguamento delle infrastrutture di rete , l ’ efficientamento energetico , la mobilità sostenibile , lo sviluppo di configurazioni efficienti e l ’ adozione del paradigma di economia circolare ”.
ENERGIA

La prima Zero Carbon Policy Agenda

Secondo il Report dell ’ Energy & Strategy School Of Management Politecnico di Milano l ’ Italia mancherà il target 2030 per 110 milioni di tonnellate di CO 2

. “ Solo assumendo una prospettiva trasversale si possono riportare le politiche sul giusto binario . Sono almeno sei le aree di attività che permetterebbero di ridurre le emissioni e riguardano la produzione di energia rinnovabile , l ’ adeguamento delle infrastrutture di rete , l ’ efficientamento energetico , la mobilità sostenibile , lo sviluppo di configurazioni efficienti e l ’ adozione del paradigma di economia circolare ”.

Centodieci milioni di tonnellate di CO2 : sono quelli che mancano all ’ obiettivo di riduzione delle emissioni che ci siamo dati al 2030 e che non centreremo se non mutano drasticamente le condizioni . Il contributo alla decarbonizzazione che ragionevolmente l ’ Italia potrà mettere in campo , infatti , è un risparmio di sole 44 milioni di tonnellate di CO 2

, all ’ incirca un quarto del dovuto , cosa che rende impossibile raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 non solo per l ’ Italia , ma per l ’ intera Europa . Stime non certo incoraggianti e che tuttavia non devono distrarre dallo sforzo di tenere la barra dritta sul processo di decarbonizzazione , realizzando una serie di interventi che , una svolta smaltito l ’ effetto della attuale crisi , potranno garantire la necessaria accelerazione del percorso e la revisione al rialzo delle cifre . È questo l ’ obiettivo del primo Zero Carbon Policy Agenda , realizzato dall ’ Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano : un report in cui si analizza perché siamo “ solo ” a questo punto , ma soprattutto offre ai policy maker una possibile agenda di interventi a lungo termine desunti dal confronto con i tanti partner dell ’ Osservatorio e con i principali operatori di mercato , oltre che dalla collaborazione con ADL Consulting , assumendo una inedita prospettiva trasversale . In Europa , dal 1990 a oggi le emissioni sono diminuite del 26 % e negli ultimi anni la curva di riduzione si è fatta più ripida : -21 % rispetto ai livelli del 2005 . In Italia invece il 2005 è stato l ’ anno con le maggiori emissioni dal 1990 ( ben 591 MtCO 2 eq emesse in atmosfera ) e il calo complessivo si è fermato al 20 %, 6 punti percentuali in meno . Un dato che solleva qualche preoccupazione , soprattutto se si guarda la distribuzione delle emissioni nel nostro Paese . I trasporti su strada , soprattutto le auto , e la produzione di energia e calore contribuiscono da soli al 47 % delle emissioni di CO 2 in Italia : è quindi oggettivamente enorme lo sforzo da fare per arrivare a ridurre del 55 % le emissioni al 2030 , ben 184 Mt-
CO 2 eq da eliminare in questi settori in 8 anni , mentre finora in più del doppio del tempo ne sono state eliminate 172 MtCO 2 eq . Ed è solo la prima parte del tragitto , propedeutica al raggiungimento degli obiettivi di Net Zero Emissions definiti dalla Long Term Strategy al 2050 . Attraverso uno scenario di riferimento denominato BAU ( business as usual ), che tiene conto di un ’ azione normativa in continuità con quanto fatto finora , si è calcolato pilastro per pilastro il gap tra il target
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