LIBERAMENTELIBRANDO Pi' rrite, pi' pplagne | Page 8

Gabriele Falco Pi’ rrite, pi’ pplagne Edizioni Cinque Terre PRESENTAZIONE I versi di “Pi’ rrite, pi’ pplagne”, scritti in un arco di tempo compreso tra il 1980 e il 1986, si rivolgono a quanti affrontano la lettura di rime dialettali per il gusto di riscoprire, nella parlata della propria gente, un mondo che la società dei “mass-media”, degli stereotipi e del linguaggio preconfezionato e banale va sempre più disgregando. Un mondo fatto di pensieri e gesti semplici, genuini, spontanei. Un mondo popolato da gente umile con i suoi piccoli e grandi problemi quotidiani, le sue ansie e la sua voglia di ridere ed essere allegra, la sua amarezza di fronte alla disillusione. Certo, non sempre ci si troverà calati in un simile mondo, poiché in alcuni versi si avverte un sostrato culturale diverso da quello più schiettamente popolare; ma quello che conta è lo spirito che anima l’intera raccolta: spirito di persona attaccata al suo dialetto, alle semplici storie, agli elementari concetti e motti di cui è ricco il patrimonio culturale popolare. Poco contano, alla luce di quanto detto, le rimeditazioni fatte a volte sulla scorta di una cultura più articolata. Nel mondo di “Pi’ rrite, pi’ pplagne”, in poche parole, non c’è posto per il raffinato letterato o per il sofisticato critico. E se per avventura il presente volumetto dovesse capitare in mano a costoro, sappiano 7