LIBERAMENTELIBRANDO Lettere ai "cattivi". | Page 9
rivolte le lettere raccolte nel presente volumetto? E in quale contesto e come si sarebbe evidenziata o si evidenzierebbe la loro
“cattiveria”? E che differenza c’è tra un cattivo senza virgolette e
un “cattivo” con le virgolette?
Già, che differenza passa tra un cattivo senza virgolette e un
“cattivo” con le virgolette? Ecco: proprio in seguito a quest’ultima domanda sono state scritte le Lettere ai “cattivi”; indirizzate
non ai cattivi senza virgolette (coloro i quali, cioè, malvagi sono
stati e sono davvero), ma ai “cattivi” con le virgolette. Le quali
ultime, racchiudendo il vocabolo cattivi, evidenziano, non senza
una punta polemica, un atteggiamento se non di condanna
almeno di critica nei confronti di un MODUS IUDICANDI ingiusto perché frettoloso, estemporaneo e, in qualche caso, anche
(ahimè!) di parte.
L’AUTORE
Pordenone, Aprile 2007
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