LIBERAMENTELIBRANDO Lettere ai "cattivi". | Page 17

dignità, la tolleranza, l’umiltà. Tutte parole che al giorno d’oggi godono di grande considerazione.Tutte virtù le quali vengono immancabilmente premiate e incessantemente elogiate, poiché costituiscono le fondamenta sulle quali poggia la nostra “civiltà”. Oggi tutti, ma proprio tutti, hanno assorbito (e continuano a farlo) un modello di vita basato sul possesso di tali qualità grazie alla scoperta e allo sviluppo di tecniche rivoluzionarie nel campo dell’informazione. Sono infatti nati i giornali, la radio, la televisione, il computer, che si incaricano di plasmarci, educarci secondo eccellenti modelli di vita in confronto ai quali le vite esemplari e le agiografie divulgate in passato sono solo un “picciol cenno”. Sono questi gli strumenti di cui si serve l’Intelligencija di ogni Paese dell’ORBIS TERRARUM, per formare i cittadini del futuro, coloro i quali dovranno continuare a reggere le sorti dell’umanità sempre più protesa verso la perfezione. Li chiamano, con un brutto termine ibrido, mass-media. Essi sono i depositari di quei valori che contribuiscono a mantenere sano e saldo qualsiasi sistema sociale che si rispetti. È attraverso il video, attraverso le coloratissime pagine dei rilucenti rotocalchi, attraverso le composizioni canore dei moderni VATES, chiamati cantautori, attraverso la trasmissione di “civilissimi” dibattiti parlamentari, attraverso la messa in onda di altrettanto “civili” e garbati confronti tra politici, intellettuali, “tuttologi”; attraverso il loro modo di mostrarsi tolleranti e affabili, modesti, onesti, disinteressati, che io e i miei contemporanei impariamo a comportarci come si deve; poiché da tali EXEMPLA ognuno può vedere, senza ombra di dubbio, a chi arride il successo nella vita, a chi la fortuna; o a chi toccano i più alti onori. 81