LIBERAMENTELIBRANDO Le bertoniane. | Page 22

Gabriele Falco Le bertoniane Edizioni Cinque Terre casa più brava di te. Così alla fine si deciderà a sposàrtisi, quella bestia che non è altro! Che sta aspettando a mandare li ’mmasciatori17 nella casa tua?... Se fossi io al posto suo mi ti ruberei, altro che! Una ragazza così bella e brava quando la trova più? Ah!, questi giovani d’oggi... Sono come gli uccelli che non conoscono il grano, sono!>> Poi, senza tenere in nessun conto le proteste della ragazza, che era arrossita come un peperone dalla vergogna, perché non c’era una persona sola, lì, che non avesse udito quelle parole e che non sapesse come lei ci morisse, per quel cristiano, Silenzio aveva tagliato corto: << Dài, dài, versa; che mò mi brucio!>> Dopo essersi lavato ben bene, facendosi inondare da quella frescura dalla testa al torso ed emettendo degli <> di piacere, si era asciugato energicamente 17 In passato nell’Area Vestina, e nell’Abruzzo in generale, in occasione di un evento come quello delle nozze, si seguiva un complesso cerimoniale che prevedeva l’intervento dei cosiddetti ’mmasciature (=ambasciatori). In pratica, quando due giovani si dovevano sposare avveniva quanto segue: il primo fratello, o la prima sorella (e se questa era sposata suo marito) del padre dello sposo, andava a casa della sposa con almeno due settimane di anticipo, per decidere la data del giuramento (prima dal prete e poi in Comune). ~ 21 ~