LIBERAMENTELIBRANDO La licenza | Page 20

nestà e la straordinaria umanità che aveva. Non c’era bisognoso che non venisse soccorso da lui. La casa sua era il punto di riferimento di tanta gente: quella umile e quella importante, che veniva trattata allo stesso modo. Poi, dopo che il padre morì, lasciando un bambino ancora in fasce e la moglie ancora giovane e inesperta della vita, la floridezza abbandonò quella casa. E con essa, a poco a poco, la folla di persone che prima ci aveva fatto un fila e tessi.1 Lei lo aveva saputo, poveretta, quello che aveva dovuto passare per andare avanti senza dover chiedere la carità a nessuno! Si era spezzata le reni sui campi degli altri, per tirare la paga bastante a sopravvivere decorosamente. Quante volte aveva dovuto assentarsi anche per giorni, per raggiungere a piedi il posto di lavoro che stava ora in quella masseria, ora in quell’altra. In quelle occasioni Sistino aveva seguito la madre, che se lo portava in braccio per chilometri e chilometri. Altre volte era rimasto presso qualche parente o qualche vicina, che si erano occupati di lui. Ma ora, se tutto andava bene, la madre avrebbe fatto la signo