LIBERAMENTELIBRANDO La licenza | Page 11

D’altra parte nemmeno voleva restare come don Falicuccio, senza asino e senza staccuccio.1 I soldi suoi lui li voleva investire in un’attività che gli consentisse di tirare avanti decorosamente e soprattutto di stàrsene a casa sua. All’estero era stata dura e non ci sarebbe voluto tornare. E poi non era partito proprio per poter realizzare quel progetto? E allora cosa erano tutti questi tentennamenti proprio adesso? Perché doveva andargli tutto male? Quando c’è la buona volontà si può mettere mano a qualsiasi cosa, si andava ripetendo. E di volontà e voglia di lavorare lui ne aveva! No, stavolta bisognava andare fino in fondo, perché chi non risica non rosica. Il mondo è di chi azzarda, per la miseria! Perciò sarebbe andato in Comune e avrebbe fatto quella domanda. Perché avrebbero dovuto dirgli di no? Solo perché la bottega che voleva mettere ce l’aveva anche Svejarotta? Ma se quello lì erano più i giorni che stava chiuso, che quelli che stava aperto!?... Le poche volte che lo vedevi lavorare era solo per non sentir brontolare la madre, perché se fosse dipeso da lui, “voglia di lavorà sàltami addosso”! Quindi lui non avrebbe danneggiato nessuno, mettendo nel paese una bottega come si deve: ben fornita e sicuramente sempre aperta. No, non avrebbero potuto dirgli di no, quelli della Commissione per il commercio. Pure lui era figlio di Dio e aveva diritto come gli altri a guadagnarsi il pane. E poi tutti, lì in Comune, conoscevano la situazione sua. 1 - Senza niente, a mani vuote. 10